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Alessia Pifferi, a gennaio il processo d’appello. La difesa chiederà una nuova perizia

La donna è stata condannata all’ergastolo nel maggio scorso con l’accusa di aver ucciso la figlioletta, facendola morire di stenti

Milano, 21 novembre 2024 – Tornerà in aula a gennaio Alessia Pifferi (sempre se deciderà di partecipare alle udienze), la madre condannata all’ergastolo in primo grado con l’accusa di aver ucciso la figlioletta Diana, lasciandola morire di stenti.

Il primo grado

Il processo d'appello è stato fissato per il prossimo 29 gennaio, davanti alla Corte di Assise d'appello di Milano. La sentenza di condanna della 38enne, difesa dell'avvocato Alessia Pontenani, è stata emessa dalla Corte di Assise di Milano lo scorso 13 maggio, al termine di un processo durante il quale la donna era stata sottoposta a una perizia psichiatrica che aveva stabilito la sua capacità di intendere e volere al momento dei fatti.

La difesa, al contrario, ha sempre sostenuto che la donna fosse affetta da un "grave deficit cognitivo".

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Un nuovo esame?

Pifferi, secondo l'accusa, avrebbe lasciato a casa da sola la figlia di 18 mesi per sei giorni nel luglio del 2022 per trascorrere il tempo a casa del compagno nella Bergamasca. La piccola era morta di stenti. È possibile – così, almeno, è stato annunciato – che il legale chieda una nuova perizia.