
Amina Sailouhi uccisa a coltellate dal marito il 3 maggio scorso nella loro casa di via Cerca a Settala
Il fatto ha profondamente scosso la cittadina a Sud di Milano, che si è subito stretta attorno alla bambina con varie forme di aiuto, da quella più concreta legata ad una raccolta di fondi sulla piattaforma GoFundMe fino a una partecipatissima fiaccolata anti-violenza, che il 7 maggio, quattro giorni dopo il delitto, ha chiamato a raccolta 300 persone. Ma le iniziative non si fermano qui. Le titolari del pastificio di Settala Le Franche, dove la 43enne lavorava, hanno organizzato per il 5 giugno il laboratorio di arte-terapia “Sono qui per Amina”: i posti disponibili sono già sold-out.
Sempre il panificio promuove il 20 giugno la cena “I piatti preferiti da Amina”, come ulteriore momento di ricordo e vicinanza. «Il tuo nome rimane scritto sul muro della nostra cucina perché pian piano sei entrata nel cuore di tutte, in modo indelebile come quella scritta – così le Franche, Francesca e Francesca, si rivolgono idealmente alla collega scomparsa - Hai trovato nel lavoro il riscatto, hai cercato la tua indipendenza. Ci hai provato, per la tua vita e quella di tua figlia. Qui avevi trovato un nuovo mondo, una nuova famiglia. Avevi forse trovato qualche ora di spensieratezza nelle tue giornate, che solo ora sappiamo quanto fossero buie, pesanti ed interminabili».
Intanto la figlia della donna, che subito dopo il dramma è stata affidata agli zii materni, è tornata a frequentare la scuola primaria di Settala, dov’era iscritta prima della tragedia. Poiché attualmente la piccola risiede fuori paese, il Comune di Settala ha messo a disposizione un servizio di trasporto per accompagnarla ogni giorno in classe e consentirle così di terminare l’anno scolastico. “Come già annunciato – spiega il sindaco Massimo Giordano – stiamo valutando la possibilità di realizzare, in un immobile confiscato alla mafia, una casa-rifugio per donne maltrattate, in ricordo di Amina. Attualmente lo stabile ospita un nucleo di minori in difficoltà, ma questo progetto scadrà nel 2026 e allora l’edificio potrà essere destinato ad altri scopi”.