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Inchiesta La Russa Jr, la Procura: “Processare lui e il suo amico deejay Tommaso Gilardoni per revenge porn”

Il caso nato dalla denuncia di una 22enne nel 2023 per violenza sessuale. Per quest'ultimo reato i pm hanno chiesto l'archiviazione ma la giovane si è opposta

Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni

Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni

Milano, 3 giugno 2025 – La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, e l'amico deejay Tommaso Gilardoni, indagati per revenge por, ossia per due episodi distinti di “diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti” aggravata per l'uso dello "strumento telematico".

Questa vicenda riguarda un filone dell'inchiesta nata dopo la denuncia di una 22enne, nel 2023, per violenza sessuale. Tranche, quella sui presunti abusi, per la quale, invece, i pm lo scorso aprile hanno chiesto l'archiviazione. Istanza a cui si è opposta la giovane davanti al gip, che ha fissato udienza per il 25 settembre. Sulla richiesta di processo per l'accusa di revenge porn dovrà decidere la gup di Milano Lidia Castellucci.

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L’accusa di revenge porn

L'accusa di revenge porn, ossia la diffusione di immagini senza il consenso della vittima, riguarda due distinti episodi ed è aggravata per l'uso dello "strumento telematico".

Il figlio del presidente del Senato il 19 maggio 2023 avrebbe filmato e inviato all'amico deejay, tramite whatsapp, "un video a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato" che ritraeva la giovane senza il suo "consenso", si legge nell'avviso di conclusione delle indagini della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e della pm Rosaria Stagnaro nell'avviso di conclusione indagini.

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A Gilardoni, 26 anni, viene invece contestato l'aver inoltrato - nell'agosto successivo - un video a un amico estraneo ai fatti. Il 26enne, "dopo averlo realizzato", avrebbe inoltrato il contenuto su whatsapp. Immagini "a contenuto sessualmente esplicito" diffuse, per la procura, "senza il consenso della ragazza".