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Ambrogino d’oro alla memoria per la vedova Pinelli: la data della cerimonia

Massima onorificenza milanese alla vedova del ferroviere Giuseppe, ingiustamente accusato per la strage di piazza Fontana e morto dopo essere precipitato da una finestra della questura

Milano, 8 gennaio 2024 – L’omaggio della città a Licia Rognini Pinelli, la vedova di Giuseppe, ferroviere anarchico precipitato in circostanze mai del tutto chiarite da una finestra del quarto piano della questura di Milano il 15 dicembre 1969.

In quegli uffici Pino, come era noto fra i compagni e in famiglia, era trattenuto perché sospettato di essere l’autore della strage di piazza Fontana, accusa totalmente falsa. 

I funerali di Licia Pinelli; a destra, un suo primo piano
I funerali di Licia Pinelli; a destra, un suo primo piano

L’onorificenza

Il Comune di Milano ha scelto di assegnare a Licia Pinelli l’Ambrogino d'Oro alla memoria. La cerimonia è in programma dopodomani, venerdì 10 gennaio, alle 11, in Sala dell'Orologio a Palazzo Marino, sede dell’Amministrazione comunale. Licia Pinelli, nata a Senigallia nelle Marche, a Milano da quando aveva un anno e mezzo, è morta l’11 novembre 2024. Aveva 96 anni. Il 5 gennaio di quest’anno ne avrebbe compiuti 97.

Lei e Giuseppe si erano sposati nel 1955, dopo essersi conosciuti sui banchi di un corso di esperanto, la lingua universale ideata alla fine dell’800.

La battaglia  

Licia Rognini Pinelli, dal giorno della morte del marito, si è battuta insieme con le figlie per ottenere verità e giustizia sul caso del ferroviere ingiustamente accusato e morto mentre si trovava in stato di fermo, nonostante fossero già scadute le 48 ore di validità del provvedimento.

Nel 2015 era stata nominata commendatore al merito della Repubblica dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lo stesso Napolitano nel 2009, in occasione della Giornata della memoria delle vittime del terrorismo, invitò la vedova Pinelli al Quirinale con Gemma Capra, vedova del commissario Luigi Calabresi, il funzionario che aveva condotto Pinelli in questura e che, successivamente, fu assassinato, omicidio per cui sono stati condannati quattro ex esponenti di Lotta Continua.