Diana morta di stenti, la perizia su Alessia Pifferi affidata allo psichiatra Elvezio Pirfo. Scontro sulla relazione delle psicologhe

L’esito dovrebbe essere reso noto nella prossima udienza del 4 marzo 2024: la 37enne è accusata di omicidio pluriaggravato per avere lasciato morire la figlia

Alessia Pifferi e la piccola Diana

Alessia Pifferi e la piccola Diana

Milano, 13 novembre 2023  - È stato fissato al 26 febbraio 2024 il termine per la perizia psichiatrica disposta dalla Corte di Assise di Milano su Alessia Pifferi, la 37enne accusata di omicidio pluriaggravato per avere lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi, abbandonandola in casa da sola per sei giorni.

L’incarico

L'incarico è stato conferito allo psichiatra Elvezio Pirfo, che dovrà accertare, tra l'altro, se la donna sia affetta da un disturbo mentale e se fosse capace di intendere e volere al momento del fatto.

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L'inizio delle operazioni è il prossimo 27 novembre quando ci sarà il primo incontro tra consulente e periti scelti dalle parti, ma ci vorranno 90 giorni prima di conoscere le conclusioni di un lavoro collegiale che verrà poi analizzato nella prossima udienza - fissata il 4 marzo 2024 - quando è in calendario anche la discussione dei pm Rosaria Stagnaro e Francesco De Tommasi.

Il pm e la relazione a San Vittore

Quest'ultimo, in aula, si è mostrato battagliero nel chiedere che la relazione delle due psicologhe del carcere, non autorizzate e non videoregistrate, sul presunto deficit cognitivo della Pifferi venga esclusa dai documenti da valutare (decisione respinta dai giudici) o che comunque si tenga conto che quanto raccolto in cella sia "inattendibile, inutilizzabile, incredibile e sono accertamenti privi di qualunque fondamento". Per il pm il test di Wais somministrato dalle psicologhe alla donna - ha restituito un quoziente intellettivo sotto quota 40 - sarebbe stato falsato nelle modalità: la Pifferi sarebbe stata "influenzata, condizionata, suggestionata simulando capacità cognitive inferiori" e non un vero deficit. Un elemento centrale su cui ora la parola passa agli esperti: sarà la consulenza psichiatrica a chiarire davvero le capacità dell'imputata.