Abusi sessuali su 4 bimbe dell’asilo, ma le vittime del maestro orco potrebbero essere molte di più

Milano, dopo la segnalazione di comportamenti sospetti la Procura ha installato le telecamere. Nell’arco di 48 ore documentati 5 episodi nell’aula della scuola materna comunale

Bambini in una scuola materna (foto d'archivio)

Bambini in una scuola materna (foto d'archivio)

È il secondo caso nell’arco di una manciata di giorni, che coinvolge personale delle scuole del Comune di Milano, con abusi su bambini documentati sempre da microcamere installate nelle strutture. Meno di una settimana fa larresto di una educatrice di 45 anni, accusata di maltrattamenti ai danni di almeno dieci bambini in un asilo nido della città. Ora è stato arrestato, in questo caso in flagranza di reato, un maestro 34enne in servizio in una scuola materna alla periferia Sud Ovest di Milano, accusato di violenze sessuali nei confronti di quattro bambine di età compresa fra 4 e 5 anni.

Incastrato dalle telecamere

Violenze avvenute all’interno della struttura, documentate delle microcamere installate dagli agenti della polizia locale, che hanno condotto l’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro. La Procura si è mossa dopo una segnalazione sul comportamento sospetto del maestro. Lo scorso 13 aprile sono stati quindi collocati negli spazi della scuola gli occhi elettronici, che in meno di 48 ore hanno registrato cinque episodi di abusi in un’aula della materna comunale. Da qui l’arresto in flagranza con l’accusa di violenza sessuale aggravata, scattato mercoledì sulla base degli elementi raccolti e senza attendere ulteriori accertamenti, proprio per mettere al riparo le bambine dal presunto pedofilo. L’uomo, che non ha precedenti penali, oggi verrà interrogato dal gip, che dovrà esprimersi sulla convalida dell’arresto e sulla custodia cautelare. Le indagini potrebbero essere solo all’inizio, anche perché altre violenze potrebbero essere rimaste finora nell’ombra.

L’altro caso

Un episodio, quindi, che arriva a pochi giorni da quello dell’educatrice di un asilo nido comunale arrestata per maltrattamenti aggravati su dieci bambini. Violenze che sarebbero state commesse dal 2022 in poi ai danni di almeno dieci bimbi di pochi mesi o meno di un anno o poco più. In quel caso le microcamere piazzate, dopo una denuncia arrivata dalla Direzione area servizi dell’infanzia del Comune di Milano e dopo le segnalazioni di altre educatrici, avevano registrato "violenze fisiche e psicologiche" terribili e "quotidiane": grida, insulti volgari, minacce, strattonamenti e in alcuni casi pure "mani e gambe sulla schiena" per impedire ai piccoli "di alzarsi" e per "obbligarli a dormire". L’educatrice viene descritta negli atti come totalmente priva "di empatia" nei confronti di quelle piccole creature che avrebbe dovuto accudire e, anzi, con uno stato d’animo sempre di "costante livore e rabbia" verso di loro, che sfociava in "condotte aggressive ritorsive".

Maestra violenta davanti al gip

La donna, interrogata ieri dal gip, si relazionava quindi con i bambini solo con la violenza e le minacce. Dovevano seguire i suoi "ordini", dormire e mangiare quando voleva lei e non piangere. Li imboccava forzatamente "nonostante non avessero ancora deglutito", si legge nell’ordinanza, fino a "procurare loro il vomito". Sarà invece processato con rito abbreviato, a partire dal 28 maggio, un altro maestro, in questo caso di religione, finito in carcere a fine marzo dello scorso anno, per violenza sessuale nei confronti di alcuni bimbi in un asilo. Abusi, avvenuti durante le attività a scuola e documentati ancora una volta grazie alle microcamere piazzate dagli agenti del nucleo specializzato della polizia locale di Milano.

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