Ultimo giorno di scuola, la preside della zona rossa: "Troppa sofferenza, rinunciamo"

A Codogno solo un saluto in video tra i bimbi delle materne

L’Istituto Comprensivo di piazza Ganelli a Codogno

L’Istituto Comprensivo di piazza Ganelli a Codogno

Codogno (Lodi), 30 maggio 2020 - Cecilia Cugini ha 55 anni, da settembre del 2019, l’inizio dell’anno scolastico più difficile della storia recente, è la dirigente scolastica dell’Istiuto Comprensivo di Codogno, a cui fanno capo undici istituti tra materna, elementare e medie, sparsi tra Codogno, Fombio e San Fiorano. Pieno epicentro dell’ormai ex zona rossa.

La proposta di far tornare gli alunni a scuola almeno per l’ultimo giorno ha senso? «Qui non ci sarà nessun momento di saluto. Anche se mi dispiace molto, non è possibile. Solo per le materne saranno organizzati alcuni momenti di condivisione, ma solo virtuale. Racconti, storie, cartoni animati rivivranno online in vari momenti a seconda dell’istituto coinvolto grazie agli sforzi delle docenti che non hanno voluto chiudere l’anno scolastico senza che i bambini si vedessero tra di loro. Almeno attraverso un computer». Per le elementari e medie, invece, nulla. «No. È più difficile organizzare un momento per loro visto che la scuola, nello specifico per le elementari, è organizzata con momenti più didattici che ludici. E poi anche per i docenti è vietato fare riunioni in presenza e dobbiamo, con procedure anche complesse, organizzare tutti gli scrutini online, mentre pure gli esami di terza media saranno solo virtuali». Lei ha mandato una lettera aperta ai suoi alunni e docenti quando c’era la zona rossa. Cosa resta di quei momenti? «Vedere la scuola chiusa è stato molto difficile. E non sa quanti sono i bambini che che ci dicono che vogliono tornare nella loro scuola al più presto. Forse da metà del prossimo mese, il corpo docente potrà riunirsi all’interno della scuola, in cortile sfruttando la bella stagione. Lo potremo fare noi e non gli alunni». Poi ci sarà da pianificare il rientro di settembre. «Stiamo già organizzando la sanificazione degli ambienti, in anticipo, perché presto le strutture ospiteranno i centri estivi. E poi tra poco partirà la formazione obbligatoria per il personale: dovranno imparare le procedure di sicurezza da utilizzare in classe...».