CARLO D’ELIA
Cronaca

Sempre più universitari Ma mancano gli alloggi

Dopo il lockdown torna alta la richiesta di una sistemazione per chi studia. Italia in Campo: "C’è grande richiesta di camere, servono immobili"

di Carlo D’Elia

La città è tornata a vivere con gli universitari. È altissima la richiesta di alloggi a Lodi da parte di studenti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Una novità che si è concretizzata con la ripresa delle lezioni e di tutte le attività in presenza. Un bel colpo per la città colpita duramente nella prima ondata della pandemia, proprio nel suo momento di grande espansione. Da circa tre anni, infatti, da quando è arrivata la Facoltà di Medicina Veterinaria collegata all’Università degli Studi di Milano, Lodi è diventata per tanti aspetti una realtà universitaria. In quasi 36 mesi sono già tre le università attive: oltre a quella di Medicina Veterinaria nella nuova sede in via dell’Università (circa 2mila studenti), ci sono l’Università di San Marino (250 iscritti, con 85% degli studenti fuori sede) e il ritorno di Scienze infermieristiche (con una trentina di studenti). Per un totale di circa 2.500 tra studenti e personale. Una sfida che Italia in campus ha colto da tempo. E che ora si prepara a implementare.

A guidare la società nata nel 2018 con l’obiettivo di gestire gli universitari che scelgono di studiare e alloggiare a Lodi è Vittorio Codeluppi. Al momento sono ospiti delle strutture un centinaio di studenti, divisi in due campus, una casa universitaria e quasi un ventina di appartamenti in varie zone della città. Altri appartamenti di aggiungeranno a novembre, anche loro completamente pieni. Gli spazi infatti non sono più sufficienti. E Italia in campus cerca nuove strutture per poter allargare la propria offerta. "Il mondo universitario si sta risvegliando - spiega il fondatore di Italia in campus, Vittorio Codeluppi -. C’è una grande richiesta di camere da parte di giovani che scelgono Lodi per studiare. Non cerchiamo solo di stanze ma spazio per permettere il co-living. Servono quindi immobili di almeno tre o quattro stanze". La sfida è lanciata. La città, con i suoi spazi e i suoi servizi, da qualche anno ha iniziato un processo di innovazione per riuscire a rispondere a tutte le richieste che arrivano dal mondo universitario. "La città sta diventando davvero universitaria - aggiunge Codeluppi -. Se noi capiamo che la nostra città ha le giuste potenzialità di una realtà universitaria, possiamo riuscire ad aprire nuove e tante possibilità per tutto il nostro tessuto commerciale e sociale. Lodi ha bisogno di incrementare la propria accoglienza. E per farlo servono investimenti in tutti gli aspetti, dal trasporto pubblico ai servizi in città come aule studio e spazi di aggregazione per i giovani. Anche per questi motivi, come società, ci apriamo a nuovi sostenitori. Puntiamo ad arrivare a mille soci. Vorremmo che ogni lodigiano abbia nelle tasche un quota di Italia".