
La dirigente a gli amministratori locali in una classe dell'Ognissanti
Codogno (Lodi), 15 settembre 2020 - Negli occhi degli studenti la grande emozione di rivedere dal vivo compagni e insegnanti. All’istituto comprensivo Ognissanti di via Cavour a Codogno, il Comune dove è stato accertato il primo caso di coronavirus in Italia, la campanella è tornata a suonare quasi sette mesi dopo il 21 febbraio scorso, quando le lezioni erano state interrotte all’ora di pranzo per l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria. Quelle erano state ore tremende, di paura per gli insegnanti e tensione per i genitori, costretti ad affrontare una situazione inedita e inimmaginabile. Lunedì il ritorno tra i banchi è stato molto più piacevole per i circa 1.600 gli studenti, dai 3 ai 14 anni, che frequentano la scuola dell’infanzia, elementare e medie alla Ognissanti, che sono entrati scaglionati nell’istituto.
L’ultimo saluto ai genitori davanti ai cancelli: l’ingresso è stato contingentato e gestito dai docenti che per turni hanno portato nelle aule gli studenti. Ad accoglierli anche un cartello esposto dalla finestra del plesso con scritto “Bentornati a scuola“. Al suono della campanella che dà il via alle lezioni il sindaco Francesco Passerini accompagnato dagli assessori Raffaella Novati (Istruzione) e Severino Giovannini (Lavori Pubblici) che in questi mesi, assieme al dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Cecilia Cugini, hanno organizzato la riapertura nel rispetto delle norme anti-Covid, ha girato per le classi della scuola per l’ augurio di "buon inizio" agli allievi. "Sarà un anno delicato e complicato – ha detto con grande emozione –. Ripartiamo finalmente da questa campanella: è un suono che vogliamo sentire tutti i giorni. Siamo riusciti a garantire una ripartenza in sicurezza. La febbre con ingressi scaglionati è stata misurata a tutti gli studenti all’ingresso. E’ un passaggio che noi riteniamo fondamentale. Voglio essere chiaro: basta una di famiglia che non rispetta le regole per fare saltare tutto. Il controllo ci deve essere. Sappiamo cosa è accaduto nel territorio, non possiamo sottovalutare niente. Nell’istituto sono stati installati numerosi distributori di igienizzante per le mani, è un dettaglio che sicuramente servirà a garantire sicurezza".
Sono già 5mila le mascherine chirurgiche, consegnate dal Comune, che si aggiungono a quelle consegnate dal Ministero, e che saranno a disposizione degli studenti. E proprio a proposito di mascherine, il primo cittadino di Codogno ha annunciato, che non tra molto dovrebbero arrivare quelle biodegradabili. "Abbiamo già stata contattato un’azienda lombarda che le produce e siamo in attesa del preventivo". Emozionata anche la dirigente scolastica dell’Istituto Ognissanti che ha anche scritto una lettera ai suoi studenti e alle famiglie. "Sono stati mesi duri, difficili: l’isolamento, la paura, la malattia e la sofferenza per noi e per i nostri cari ci hanno provato nel corpo e nell’animo – ha scritto la Cugini –, e siamo tutti consapevoli che dovremo purtroppo convivere con questo terribile virus ancora per il futuro. E’ per questo che non dovremo mai abbassare la guardia e osservare scrupolosamente, in ogni momento della nostra giornata scolastica, le indicazioni e le regole. Ci saranno sicuramente altri momenti difficili, non nascondiamocelo… ma se ce l’abbiamo fatta fino ad ora, non c’è motivo di arrendersi proprio adesso".