Scaffali pieni di prodotti di prima necessità che qui non rincarano

LODI Il progetto dell’Emporio di Lodi mira a offrire alle numerose persone in difficoltà scaffali pieni di prodotti. Questo per effettuare...

Scaffali pieni di prodotti di prima necessità che qui non rincarano

Scaffali pieni di prodotti di prima necessità che qui non rincarano

Il progetto dell’Emporio di Lodi mira a offrire alle numerose persone in difficoltà scaffali pieni di prodotti. Questo per effettuare una spesa completa, sana e personalizzata, basata sulle caratteristiche del nucleo familiare, attraverso l’acquisto di prodotti alimentari primari come zucchero, olio, latte.

Ai rincari si è fatto fronte attraverso forme di acquisto diretto e utilizzando il finanziamento della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, ottenuto nell’ambito del Bando Sociale 2023 con il progetto “Un emporio da riempire“. Ai 7mila euro di Fondazione Comunitaria si sono aggiunti 3.800 euro di donazioni da parte della comunità lodigiana e un cofinanziamento di Casa della Comunità da 4.500 euro. Con questi fondi sono stati acquistati olio (2.160 litri), latte (3mila litri) e zucchero (mille chili). Beni di cui non si riescono a recuperare eccedenze e per cui il Fondo di aiuto europeo agli indigenti è terminato.

"Abbiamo garantito così per le famiglie che accedono all’Emporio di Lodi, agli altri tre Empori del Lodigiano e alle parrocchie del fuori Lodi la distribuzione del pacco di secco mensile e carrelli pieni di ciò che è ritenuto essenziale per un’alimentazione equilibrata, in modo da non interrompere il servizio, nonostante il calo delle donazioni – spiegano dalla struttura – Va anche considerato che il prezzo di mercato di simili prodotti è in continuo aumento, rendendo complicato l’acquisto diretto da parte delle famiglie povere".

E il servizio offerto sembra funzionare: "La domanda di cibo non conosce crisi e anzi cresce. Il progetto sta generando un impatto positivo sia sulla salute dei cittadini sia sul welfare delle comunità, perché risponde ai seguenti bisogni: garantire a quante più persone in difficoltà economica l’accesso a un cibo sano, sufficiente e di qualità; dare maggiore dignità alle persone fragili e responsabilizzarle; far partecipare la comunità al tema della povertà alimentare".

P.A.