
Ancora una fumata nera sul confronto tra i lavoratori e l’azienda titolare della Protec di Sant’Angelo Lodigiano. Ieri si è tenuta la quarta riunione in Confindustria Bergamo tra i rappresentanti dei dipendenti, il sindacato Fiom Cgil di Lodi e i vertici dello stabilimento della Malpensata, di proprietà della compagnia Lvf di Bergamo. Da oltre un mese la vicenda è finita al centro di una dura battaglia sindacale per evitare la chiusura dell’azienda metalmeccanica che dal 5 novembre è finita in liquidazione. Una decisione improvvisa, per la ditta attiva da quasi 30 anni sul territorio e che dal 2005 è stata acquisita dal gruppo Lvf. I vertici dell’azienda non sono intenzionati ad accettare soluzioni diverse.
Il sindacato Fiom di Lodi, invece, tramite il segretario provinciale Massimiliano Preti, ha più volte chiesto a Lvf di concedere il contratto di solidarietà per i 28 lavoratori della Protec che rischiano di restare senza lavoro in un periodo durissimo per l’economia mondiale. Sul punto però la Protec continua a non lasciare spiragli e tira dritto sulla chiusura dello stabilimento entro la fine dell’anno. Già mercoledì mattina il capannone è stato svuotato di tutti i macchinari e delle consegne ancora in fase di ultimazione. Una doccia fredda per i lavoratori che sono sempre più preoccupati.
"Siamo davanti a una situazione molto delicata", spiega Alessandro Rozza, rappresentante Rsu. Il prossimo incontro in Confindustria Bergamo si terrà il 18 dicembre. Sarà l’ultimo per poter risolvere la situazione. Lunedì invece ci sarà il presidio davanti alla Prefettura di Lodi dalle 9 alle 12 e poi si andrà in Provincia per affrontare la questione. I lavoratori, che sono stati ricevuti anche dalla commissione Attività produttive regionale, aspettano a una risposta. C.D.