
Massimiliano Preti, segretario provinciale della Fiom Cgil
Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) - «Per salvare i lavoratori della Protec ora serve un vero impegno della politica locale". A lanciare l’appello è il segretario provinciale della Fiom Cgil di Lodi Massimiliano Preti che da un mese e mezzo sta lottando per evitare la chiusura della Protec di Sant’Angelo, la ditta metalmeccanica che il 5 novembre ha annunciato la chiusura dello stabilimento e il licenziamento dei 28 lavoratori. Ieri si è tenuto l’ultimo confronto in Confindustria Bergamo tra la proprietaria della stabilimento, la compagnia Lvf di Bergamo, le Rsu e la sigla sindacale Fiom Cgil di Lodi. Dopo un mese e mezzo di trattative è stato sancito il mancato accordo tra le parti. La vertenza ora passerà alla fase di trattativa ministeriale in Regione Lombardia, 30 giorni ancora per cercare una soluzione. Le parti sono a grande distanza: il gruppo Lvf insiste sulla chiusura del sito e il licenziamento collettivo, prospettando al massimo una cassa integrazione straordinaria in vista della dismissione, lavoratori e sindacati hanno l’obiettivo di mantenere i posti di lavoro, in Protec con un contratto di solidarietà, o in altre società nel gruppo.
Sul punto però la Protec non ha mai lasciato spiragli: due settimane fa il capannone era stato svuotato di tutti i macchinari e delle consegne ancora in fase di ultimazione. Il sindacato Fiom di Lodi chiede con forza ai rappresentanti lodigiani di far sentire la propria voce in un momento molto delicato per il lavoro nel territorio. "Serve battere un colpo, e farlo subito - sottolinea il segretario provinciale Fiom Cgil di Lodi, Massimiliano Preti -. Siamo stati due volte in Provincia, una in Regione e in Prefettura: al momento non si è mosso nulla. Serve interessarsi quanto prima alla questione Protec: a rischio c’è il futuro non solo di questi lavoratori, ma anche di altre realtà lodigiane. Temiamo un’escalation di chiusure". Intanto, tensione ieri davanti ai cancelli della Dalmine logistic solutions, l’ex Marcegaglia, di Graffignana: gli otto lavoratori della sede lodigiana hanno scioperato per sette ore. "E’ da settembre che chiediamo all’azienda un incontro - dice il rappresentante Rsu Daniele Petruzzella -. Devono riconoscerci il welfare aziendale e il premio di risultato che viene erogato in altri stabilimenti e non per noi".