
Un’interrogazione in Consiglio regionale in cui si mettono in rilievo le criticità del progetto al fine di scongiurare un’opera faraonica...
Un’interrogazione in Consiglio regionale in cui si mettono in rilievo le criticità del progetto al fine di scongiurare un’opera faraonica che il territorio non vuole. È quella che ha depositato al Pirellone il Movimento Cinque Stelle, relativamente al progetto del maxi impianto agrivoltaico che la società Sette srl di Milano vorrebbe realizzare nelle campagne tra Mulazzano, Cassino d’Alberi e Zelo Buon Persico. "Ottantasei ettari, pari a circa 125 campi di calcio sono le dimensioni abnormi del progetto – sottolinea il capogruppo Nicola Di Marco (nella foto) –. Per intenderci, una volta realizzato, l’impianto avrebbe dimensioni superiori a quelle dello stesso abitato di Mulazzano. C’è poi la questione ambientale: il parco sorgerebbe quasi interamente nella Rete ecologica regionale, con possibili interferenze rispetto alla connettività ecologica. Inoltre il progetto è prossimo sia al Parco agricolo Sud sia al Parco Adda Sud, nonché ad altri siti di Rete natura 20000. A tutela dell’ambiente e della salute questo progetto andrebbe rigettato. Come M5S non siamo contrari all’agrivoltaico di per sé, anzi. L’agrivoltaico, se non interferisce con la conduzione agricola dei campi e non deturpa il paesaggio, può essere una fonte utile di energia e di reddito. Ovviamente va realizzato attraverso l’ascolto dei territori. In questo la Regione a trazione centrodestra è ancora una volta inadempiente". "Siamo quindi al fianco – conclude – di quei molti cittadini che si stanno mobilitando".