PAOLA ARENSI
Cronaca

Lodi, usa il Pos come bancomat e dà ai clienti contanti: denunciato titolare di una sala videolottery

L'uomo risponderà anche per aver lasciato una persona, non dichiarata, a esercitare la propria attività

Notte e giorno la polizia tiene monitorata l'attività dei locali

Notte e giorno la polizia tiene monitorata l'attività dei locali

Sordio (Lodi), 27 marzo 2025 - La polizia scopre che il titolare di una sala videolottery usa il Pos come “bancomat”, scatta la denuncia. Durante i controlli nei locali lodigiani, la divisione della polizia amministrativa della Questura di Lodi ha messo nel mirino un cinese di 35 anni di Sordio. E’ il rappresentante legale di una sala videolottery.

Mentre la polizia si trovava nel suo locale, infatti, un cliente è stato visto avvicinarsi alla cassa e dopo aver “strisciato” la propria carta di credito, ricevere 200 euro in contanti, senza l’emissione di alcuno scontrino fiscale.

Si tratta di una procedura, come spiegano gli inquirenti, non a norma di legge, perché viene considerata una operazione finanziaria e non commerciale. L’avventore ha quindi raccontato di aver prelevato come si avvalesse regolarmente del Pos, presente nella sala, per procurarsi contanti da utilizzare per il gioco. Questo invece di utilizzare i dispositivi bancomat delle banche.

Senza accorgersi della presenza della polizia, un altro cliente, mostrando una carta di credito, ha chiesto esplicitamente di prelevare. Anche in questo caso l’avventore ha riferito di prelevare abitualmente per il gioco.

Dai successivi accertamenti tecnici, sono risultate effettuate, quindi, solo a marzo 2025, circa 699 operazioni simili, per 41.000 euro. Inoltre, i poliziotti hanno appurato l’assenza sul posto del titolare, sostituito, nella gestione dell’attività, da un soggetto, presente in quel momento, sprovvisto della relativa autorizzazione richiesta dalla normativa di settore. Ora il 45enne risponderà quindi del reato di emissione abusiva di moneta elettronica, nonché per aver esercitato tale attività tramite un rappresentante non autorizzato.