
Pac e rotazioni: tranquillizzati gli agricoltori
Politiche agricole più morbide dopo le rimostranze di Confagricoltura Milano Lodi Monza e Brianza. Il presidente Francesco Pacchiarini chiarisce infatti che il ministero ha spiegato la corretta gestione delle colture secondarie per il rispetto della rotazione prevista dalla Politica agricola comune: "Sarà sufficiente che le colture secondarie in rotazione restino in campo per 90 giorni - dice -. Viene invece superato l’obbligo della raccolta e autorizzato il sovescio di tali colture, in vista della semina seguente, rendendo il sistema meno impattante, per chi abitualmente pratica la monosuccessione di mais". Il presidente si dice quindi "soddisfatto".
"Grazie alle insistenti richieste della nostra organizzazione, sia a livello nazionale sia locale, con una raccolta firme che, solo sul nostro territorio, ha coinvolto oltre 300 imprenditori, il ministero ha finalmente chiarito la questione con le attesissime precisazioni sulla BCAA7, la misura della Politica agricola comune (Pac), che consente l’erogazione dei contributi comunitari solo agli agricoltori che praticano l’avvicendamento dei seminativi, su ogni parcella di terreno, almeno una volta l’anno" spiega. La preoccupazione degli addetti ai lavori era infatti altissima. "Spezzare la successione delle semine di mais, tipiche del nostro territorio, con una coltura diversa, da portare fino a raccolta, avrebbe infatti provocato una perdita del valore del mais di circa 800 euro per ogni ettaro, una cifra davvero consistente, considerando che il contributo Pac per ettaro ammonta a 250/300 euro. In condizioni simili, presentare la domanda di finanziamento si sarebbe rivelato del tutto svantaggioso" ricorda.