LUCA PACCHIARINI
Cronaca

Nel Tulipaneto di San Gualtiero. Trecentomila fiori e cento varietà. In mille ogni giorno a raccoglierli

Ogni prelievo costa un euro, il minimo è quattro. D’estate invece c’è il frutteto e poi in autunno le zucche

Nel Tulipaneto di San Gualtiero. Trecentomila fiori e cento varietà. In mille ogni giorno a raccoglierli

Nel Tulipaneto di San Gualtiero. Trecentomila fiori e cento varietà. In mille ogni giorno a raccoglierli

Nel quartiere lodigiano di San Gualtiero, dietro al cimitero Maggiore, c’è un piccolo paradiso di quiete immerso nella natura. È il tulipaneto del Ceraseto, un campo di tulipani di circa due ettari, ora al suo massimo splendore per via della piena fioritura. Tutti gli oltre 300mila tulipani per più di cento varietà sono in vendita. All’ingresso del campo si paga una quota di 4 euro e poi si possono prelevare quattro fiori. Per ogni fiore aggiunto, il costo aumenta di un euro. Il personale provvede a spiegare come cogliere i tulipani e impacchettarli.

Ma qui non si pratica solo la compravendita. In questo spazio ci sono anche panchine, tavoli, prati per fare pic-nic o semplicemente riposarsi, e in più nei fine settimana anche banchetti del gelato, pizza e vendita di miele. Vengono anche organizzati diversi eventi, tendenzialmente alla mattina o primo pomeriggio, come incontri di yoga, attività sportive e lezioni di inglese per bambini. Oggi è previsto un live painting dell’artista Adger verso le 14, con tanto di asinelli per far divertire i bambini. Dietro tutto questo c’è Marco Mizzi, direttore del Ceraseto, che spiega: "La fioritura durerà fino al 25 aprile al massimo, anche se è meglio venire qui prima per accaparrarsi i fiori migliori. Questo è il terzo anno in cui faccio i tulipani, dal 2017 invece faccio la stessa cosa ma con il frutteto del Ceraseto, dove le persone d’estate vengono a raccogliere ciliegie, frutti di bosco, albicocche, pesche e altro ancora. A differenza del frutteto però, il tulipaneto richiede di ripiantare ogni anno i fiori, e si impiega qualche settimana per metterli tutti a dimora. Questa stagione è stata particolare, la tanta pioggia ha portato problemi ai bulbi, si sono rischiate un po’ di perdite. Poi per fortuna sono invece sbocciati quasi tutti e adesso stanno arrivando al pieno della loro bellezza anche le varietà più tardive".

E ancora. "Per ora quest’anno anche la risposta del pubblico è buona, arrivano circa mille persone al giorno, con picchi nel weekend e in particolare la domenica pomeriggio. Numeri importanti li abbiamo registrati nell’ultimo giorno di sole prima di Pasqua, quando abbiamo superato i 1.500 ingressi. Se una persona però vuole godersi il campo, è meglio che venga in settimana, perché c’è più calma e meno via vai. Una volta finito con i tulipani qui si coltivano le zucche, così in autunno c’è la loro raccolta".