LUCA PACCHIARINI
Cronaca

Le associazioni in piazza. Luce contro la guerra: "Basta vittime innocenti"

Circa trecento i partecipanti. Sotto i portici del Broletto formato un simbolo della pace. Toccante testimonianza audio dalla Striscia di Gaza: "Ci sentiamo in un grosso carcere".

Le associazioni in piazza. Luce contro la guerra: "Basta vittime innocenti"

Le associazioni in piazza. Luce contro la guerra: "Basta vittime innocenti"

Circa trecento persone, si sono radunate ieri alle 18 sotto il Broletto, nonostante la pioggia per invocare la pace grazie all’iniziativa “Occhio per occhio e il mondo diventa cieco, illuminiamo la pace“. L’evento è stato promosso da diverse associazioni operanti in città in opposizione a qualsiasi forma di guerra in corso di svolgimento in questi giorni, partendo dalla recente crisi in Medio Oriente senza dimenticare il conflitto in Ucraina. Sul primo tema il gruppo ritrovatosi in piazza ha condannato sia contro l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso che contro la risposta armata di Israele in atto in queste ore.

Ieri, dopo il ritrovo, sotto il Broletto è stato formato un grosso simbolo della pace con piccoli lumi. "È bello essere qui in tanti e mostrare che non si sta chiusi nelle case ma si esce per dimostrare il proprio dolore contro la guerra" ha sottolineato in apertura Emanuele Maffi, del comitato “Cittadini contro la guerra”. A seguire è stata portata la testimonianza di un ragazzo palestinese ("l’opinione pubblica tiene conto della difesa degli ucraini ma non di quella dei palestinesi. Questa può essere l’ultima guerra a Gaza perché è un genocidio"), di un attivista non violento, e poi l’Anpi, per voce di Massimo Gatti, vicepresidente della sezione di Lodi ha ricordato come "ognuno possa mettere una goccia contro l’indifferenza e i guerrafondai". C’è stata anche la testimonianza di un palestinese dalla Striscia di Gaza, ascoltata da un cellulare ("Gaza è un grosso carcere, con 10mila morti e feriti continui, noi vogliamo vedere il sole e la nostra famiglia tranquilla, veniamo uccisi senza un motivo"). Alla fine i partecipanti hanno fatto un minuto di silenzio in solidarietà a tutte le famiglie che hanno subito morti.