REDAZIONE LODI

La console del Touring: "L’Incoronata attira ma abbiamo molto altro"

Per Germana Perani manca la capacità di fare rete

Secondo i dati dei flussi turistici nelle province lombarde, tra il 2021 e il 2022 ci sono località in cui l’afflusso di visitatori è cresciuto a dismisura, vedasi Milano, che segna un più 200% e altre, come Lodi, fanalino di coda, che registra un semplice 3,8%. "Lodi – dichiara Germana Perani console del Touring club per Lodi e provincia – non ha mai avuto un grande appel turistico, salvo il collaudato Festival della fotografia etica che però è rivolto a chi ha un interesse specifico per foto di reportage. E poi i festival non sono una soluzione al problema, perché attirano gente al momento, ma poi finiscono".

Per Perani, dalla pandemia, per quanto riguarda la presenza di gruppi, forse qualche debole segnale si inizia a vedere adesso. "Purtroppo qui è sempre mancata la capacità di presentare in modo attrattivo il territorio, lavorando soprattutto in sinergia con tutti i soggetti che, a vario titolo, rientrano nella filiera del turismo. Ci sono anche iniziative lodevoli, come, a luglio, la presentazione del progetto “Visit Lodi”, per far sì che il bacino milanese venisse a Lodi: biciclette e bus circolavano a Milano con questo slogan. Ma è durato forse troppo poco ed è stato fatto in estate, periodo poco felice per venire a Lodi per via del clima". Occorre quindi coinvolgere le guide turistiche, con il loro bagaglio di esperienze. "A Lodi manca anche una comunicazione globale dell’offerta storico-artistica locale. Basterebbero pannelli che consentano al visitatore di capire cosa vede, anche se non è un monumento. Ci sono una Lodi sotterranea, archeologica, resti in piazza Barzaghi etc. Sembra però che la gente venga a Lodi a vedere l’Incoronata e basta. Ok, è la nostra Gioconda, però c’è molto altro. Serve creare una cabina di regia".Paola Arensi