REDAZIONE LODI

Appalti rifiuti truccati, condannato il patron di Italia 90

Il Tribunale di Lodi ha condannato anche, tra gli altri, due funzionari pubblici del Comune di Sant'Angelo di CARLO D'ELIA

Claudio Demma

Lodi, 5 marzo 2016 - Il Tribunale di Lodi ha condannato a 8 anni di reclusione Claudio Demma, patron di Italia 90, la ditta palermitana che si occupava di rifiuti in diversi comuni del Lodigiano, accusato di aver turbato il regolare svolgimento dell'appalto bandito alla fine del 2008 dal Comune di Sant'Angelo Lodigiano per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Condanne anche per l'allora dirigente Giuseppe Tacchini, oggi 61 anni, che era presidente della commissione di gara, e il responsabile dei lavori pubblici e membro della commissione Stefano Porcari, 56, rispettivamente a 2 anni e 6 mesi e 2 anni e 1 mese di reclusione. Il bando da 5 milioni di euro in 5 anni che, secondo l’accusa Italia 90, già gestore del servizio di Sant'Angelo, voleva assolutamente aggiudicarsi, si svolse con 8 telefoni intercettati dai carabinieri del Noe e una cimice nell'ufficio tecnico del municipio. Il processo di primo grado ha coinvolto dieci imputati e si è chiuso dopo quasi quattro anni di fase dibattimentale.