Impianto rifiuti. Pace fatta. Comune-gestore

Il Comune di Terranova de' Passerini non pagherà più la tariffa di smaltimento dei rifiuti fino al 2028, grazie a un accordo con Eal che metterà nelle casse comunali circa 224mila euro. La disputa riguardava il trattamento della frazione organica.

Il Comune non pagherà più la tariffa di smaltimento e conferimento del verde pubblico e della frazione organica dei rifiuti fino a fine 2028: è una delle voci messe nero su bianco nella “pace“ stipulata con Eal nel contesto del braccio di ferro che prosegue da anni. L’accordo transattivo è stato di fatto concretizzato in una delle ultime sedute di Giunta. La fine del contenzioso, oltre alla gratuità della tariffa, porterà nelle casse comunali, circa 224mila euro. La contrapposizione tra il Comune e il gestore dell’impianto di rifiuti era scaturita in quanto la struttura era nata per il trattamento annuo 30 mila tonnellate di pattume, di cui 18mila costituite da frazione organica (Forsu). Nel 1999, le parti si accordarono per il pagamento di un corrispettivo in denaro al Comune commisurato ai quantitativi di frazione organica trattata. Poi scoppiò la lite fino alla definizione di un lodo sull’arbitrato il quale stabilisce che Eal deve corrispondere le quote annue tra il 2018 e il 2022 nel limite però delle 18 mila tonnellate annue trattate oltre alla ricezione gratuita fino al 2028 dell’ “organico“ prodotto dagli abitanti di Terranova.

M.B.