ORIO LITTA (Lodi)
La Via Francigena si è “alleata“ con la Via Romea Germanica per puntare sul turismo lento. Il neo presidente della Associazione europea Vie Francigene, Francesco Ferrari, ex sindaco di Orio Litta e il presidente europeo della Via Romea Germanica, Thomas Dahms, si sono incontrati a Fidenza, nei giorni scorsi, per sancire questo patto. "Un incontro, avvenuto proprio nella sede dell’Associazione, finalizzato a confermare la massima volontà di cooperazione tra i due itinerari, entrambi certificati dal Consiglio d’Europa – chiarisce Ferrari –. Le due associazioni hanno già in corso un protocollo di collaborazione, che mette al centro lo sviluppo delle vie romeee e dei territori attraversati, in ottica di cooperazione internazionale. Il 2025, anno del Giubileo, sarà l’occasione per promuovere azioni congiunte tra le tre Vie Romee principali: Francigena, Germanica, Strata". La Via Romea Germanica percorre quasi 2.200 chilometri da Stade a Roma, e attraversa 3 Paesi in 94 tappe: 44 in Germania, 4 in Austria e 46 in Italia. Si innesta sulla Via Francigena nella città di Montefiascone (Lazio). La Romea Strata si snoda per oltre 4.000 chilometri, attraverso sette Paesi d’Europa: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Italia. Si innesta sulla Via Francigena nella città di Fucecchio (Toscana).
La presenza del lodigiano Ferrari, alla guida dell’associazione, darà un valore aggiunto a questi progetti. E’ stato eletto il 31 luglio, a Fidenza, all’assemblea generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, di cui era vice presidente. L’incontro ha visto un tributo al compianto presidente Massimo Tedeschi, scomparso lo scorso 22 giugno. L’omaggio a Tedeschi è avvenuto con la proiezione del docufilm Road to Rome, evento che ha visto la sua presenza accompagnare tutte le tappe del cammino europeo organizzato nel 2021 da AEVF per celebrare i 20 anni dell’Associazione. Questo riconoscimento è per me motivo di soddisfazione e orgoglio, a testimonianza del grande lavoro fatto in questi anni passati. Sono tuttavia consapevole dell’importante lavoro che mi aspetta, perché succedere ad un grande e straordinario presidente quale è stato Massimo Tedeschi, non è cosa facile – ha dichiarato il lodigiano –. Cercherò di svolgerlo nel migliore dei modi, con il più grande spirito di collaborazione e dialogo, a partire dalle istituzioni - con i comuni, province e regioni -, fino alle associazioni, indispensabili per l’animazione della Via Francigena a livello locale".
Paola Arensi