PAOLA ARENSI
Cronaca

Il prefetto si congeda da Lodi: "Sicurezza urbana e sul lavoro. Le priorità della mia missione"

Lodi, Roccatagliata trasferito a Monza. In corso Umberto arriva il 59enne Davide Garra

Lodi, Roccatagliata trasferito a Monza. In corso Umberto arriva il 59enne Davide Garra

Lodi, Roccatagliata trasferito a Monza. In corso Umberto arriva il 59enne Davide Garra

Cambio della guardia in Prefettura a Lodi. Il Consiglio dei Ministri ha nominato Davide Garra nuovo prefetto, in sostituzione di Enrico Roccatagliata (nella foto), destinato alla Prefettura di Monza e Brianza. Il passaggio di consegne è atteso nei prossimi giorni. Garra, 59 anni, arriva da Ancona, dove ricopriva l’incarico di viceprefetto vicario. Nella sua carriera ha maturato esperienze in diverse sedi italiane, tra cui Biella, Pistoia, Imperia e Varese, dove ha anche svolto il ruolo di capo di gabinetto. Il prefetto uscente, Enrico Roccatagliata, lascia Lodi dopo tre anni. Classe 1962, napoletano, era arrivato nel giugno del 2022. "Non conoscevo il Lodigiano prima di arrivarci – dice – e oggi lo lascio con emozione. Ho incontrato persone generose, dotate di uno spiccato senso civico e morale. Ringrazio tutte le istituzioni e i sindaci con cui ho condiviso percorsi importanti. Abbiamo cercato di costruire ponti, creare sinergie, affrontare le sfide insieme". Tra le principali attività del suo mandato, Roccatagliata cita il potenziamento della sicurezza, il rafforzamento della videosorveglianza, la prevenzione delle infiltrazioni mafiose e il contrasto alla microcriminalità, anche attraverso protocolli firmati con le associazioni di categoria. "La sicurezza urbana, stradale e sul lavoro è stata una priorità – sottolinea –. Con il supporto del Ministero, sono stati potenziati gli organici delle forze dell’ordine. Stiamo inoltre lavorando a un nuovo protocollo per rafforzare i controlli nei cantieri edili. Anche sulla sicurezza sul lavoro serve sempre il massimo impegno".

Relativamente ai rapporti con la magistratura Roccatagliata ringrazia il presidente del Tribunale Angelo Gin Tibaldi, la procuratrice Laura Pedio e il dottor Maurizio Romanelli, sottolineandone la sensibilità istituzionale. Significativa la collaborazione anche con il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti e il mondo del volontariato e dell’associazionismo locale, in particolare con le associazioni combattentistiche e l’Ancri: "Ho respirato valori autentici e visto un capitale umano raro. Le ferite della pandemia sono ancora aperte, ma il territorio ha dimostrato resilienza, come dimostra la ripresa economica". Un altro fronte d’impegno è stato quello delle stazioni ferroviarie, considerate punti sensibili da presidiare con attenzione: "Non siamo Milano, ma non possiamo abbassare la guardia. Le stazioni vanno monitorate". Infine, i ringraziamenti alla squadra di lavoro: "Grazie a tutto il personale della Prefettura, al questore Pio Russo, ai comandanti provinciali di carabinieri, finanza e vigili del fuoco. Ho avuto il privilegio di lavorare con professionisti competenti e affiatati. Mi porto via il calore della gente e i sapori del territorio: i risotti, la raspadura, il gorgonzola. Auguro al mio successore di trovare qui la stessa umanità che ha accompagnato me e sono certo che le stesse opportunità di collaborazione e le stesse sinergie istituzionali mi saranno offerte a Monza".