LUCA PACCHIARINI
Cronaca

Il futuro dell’ex Linificio. Opificio, caccia a 5 milioni

Durante gli stati generali della cultura rese note anche le previsioni dei costi. Per garantire la sostenibilità economica serviranno 3 milioni di euro all’anno.

Il futuro dell’ex Linificio. Opificio, caccia a 5 milioni

Il futuro dell’ex Linificio. Opificio, caccia a 5 milioni

Mancano ancora 5 milioni di euro per far iniziare i lavori che faranno diventare l’ex Linificio in Opificio della Cultura. Il quadro della situazione è stato esposto durante gli “stati generali della cultura”, promossi giovedì sera nella sala Granata della biblioteca Laudense. A presentare il maxiprogetto alla cittadinanza sono stati il sindaco Andrea Furegato, l’assesora Mariarosa Devecchi e Andrea Cancellato, ex sindaco e consulente per il Comune di Lodi.

L’Opificio sarà diviso in 3 parti: il museo civico, l’archivio lodigiano e un terzo spazio più libero per attività culturali, mostre e incontri. All’interno la struttura dovrà avere anche spazi aperti per studio, lavoro, una zona caffè e un bar ristorante. Tra i 21 e i 30 i dipendenti previsti. "La sostenibilità economica è la sfida che più ci preoccupa" ha ammesso il primo cittadino aggiungendo che "anche la proposta di governance è prioritaria per quello che si prospetta come il progetto più grande che Lodi affronterà nei prossimi anni". La governance dell’Opificio è stato uno dei principali tremi trattati da Cancellato nell’esporre il modello, per ora ipotetico perché da realizzare una volta approvato dal Comune. Da un punto di vista normativo sarà una fondazione di partecipazione, cioè un soggetto che unisce pubblico e privato: i fondi verranno messi per il 50% dal Comune e per il 50% dalla fondazione. I lavori potrebbero iniziare nel 2024 per essere finiti nel 2026. Per la gestione si è pensato ad un organigramma con un direttore eletto dal consiglio e che deve essere approvato dal sindaco di Lodi. Poi con singoli direttori per l’archivio e il museo civico. In totale la struttura, sempre secondo le stime teoriche, dovrebbe avere spese annue di 3 milioni di euro. I primi due o tre anni della struttura saranno di avviamento: per garantire una sostenibilità economica sarà necessario attrarre interessi da fuori provincia e coinvolgere il più possibile Lodi.