MARIO BORRA
Cronaca

Il complesso diventato comunale . Ex scuderie di Villa Polenghi. Decollato il cantiere della rinascita

Sopralluogo del sindaco e dell’assessore Giovannini. L’apertura al pubblico tra poco più di un anno

Il complesso diventato comunale . Ex scuderie di Villa Polenghi. Decollato il cantiere della rinascita

Il complesso diventato comunale . Ex scuderie di Villa Polenghi. Decollato il cantiere della rinascita

Occorrerà attendere ancora poco più di un anno, secondo le previsioni dell’amministrazione comunale, per vedere il parco di Villa Polenghi totalmente fruibile dai cittadini. Intanto, però, finalmente, a circa tre anni dalla decisione di riscattare dal privato l’oasi di 9mila metri quadrati, uno dei due cantieri è decollato: in mano a due imprese lodigiane infatti sono finite le ex scuderie del parco, oggi ridotte ad un rudere e che la Soprintendenza ha obbligato a recuperare senza rimuovere i muri perimetrali. In questi primi giorni di lavoro, le ruspe hanno il compito di liberare le macerie e recuperare i coppi che poi dovranno essere ricollocati sulle coperture. Ieri un sopralluogo è stato effettuato dal sindaco Francesco Passerini e dall’assessore Severino Giovannini. Lo stabile, una volta rimesso a nuovo, avrà almeno sei locali che verranno utilizzati per vari scopi: vi sarà all’interno un piccolo spaccio di prodotti locali con probabilmente un servizio di somministrazione di bevande, un punto di riferimento per la ciclabilità della zona e spazi per associazioni che, magari, avranno il compito anche di sorvegliare il parco che avrà orari di apertura e chiusura. Il costo dell’opera, oltre 500 mila euro, è stato finanziato dalla Provincia di Lodi, da Regione Lombardia e Comune.

Per la rinaturalizzazione del parco invece l’iter è ancora un passo indietro: il progetto c’è, ma deve ancora passare al vaglio della Soprintendenza che deve dare il proprio beneplacito. Oltre alla sistemazione del verde e alla ripiantumazione di diverse altre essenze, occorrerà ricostruire tutti i vialetti interni, collocare nuovo arredo urbano e prevedere l’illuminazione oltre a tutta la cartellonistica storica inerente al sito.