Guardamiglio (Lodi), 15 settembre 2024 - Madonnina vandalizzata due volte in due mesi, stavolta gli autori del danno si auto denunciano al prete e chiedono scusa "non era nostra intenzione". Ancora una volta il danno ha interessato la Madonnina di Guardamiglio in Via de Gasperi ma se, a giugno, non erano stati individuati i responsabili, questa volta si sono fatti avanti, assumendosi le proprie responsabilità, alcuni giovani.
I fatti risalgono alla notte fra venerdì 13 e sabato 14 settembre 2024, quando qualcuno ha danneggiato la statua della Vergine Maria. Simbolo sacro che è stato collocato mesi fa in una nicchia votiva all’incrocio fra via Mizzi e via De Gasperi. La Madonnina in paese è attivata grazie all’iniziativa dei residenti della zona e della precedente amministrazione comunale di Elia Bergamaschi, che avevano provveduto alla sistemazione dell’angolo fra le due vie. È un luogo ormai metà dei giovani perché, per via della presenza di panchine, i ragazzi vi stazionano abitualmente.
Lì i ragazzi chiacchierano e passano il tempo, a volte suscitando il fastidio dei vicini. E si questo interviene il primo cittadino: "Le lamentele per il rumore notturno sono tante, e ci stiamo interrogando su quali possano essere delle soluzioni, ma di sicuro queste non possono che passare dall’educazione di adulti e ragazzi, con cui non dobbiamo avere paura di confrontarci" osserva il sindaco Giancarlo Rossetti.
Il primo allarme per i vandalismi risale a giugno. All'epoca la Madonnina era stata oggetto di un atto vandalico. In particolare, qualcuno le ha amputato una mano ma, in quel caso, nonostante la denuncia, nessuno si era fatto vivo per prendersi la responsabilità.
Sabato mattina, al contrario, i responsabili del nuovo danno si sono recati spontaneamente dal parroco di Guardamiglio, don Roberto Abbà, sostenendo di non aver voluto danneggiare intenzionalmente la statua e di essere pronti a riparare il danno. Forse, quindi, si è trattato di un gioco finito male. La statua questa volta è stata divelta pesantemente, staccando la parte alta del busto. E ora è già stata presa in cura da esperti per una pronta riparazione. Resta la nicchia vuota.
Il parroco ha apprezzato il coraggio dei giovani di chiedere scusa e metterci la faccia: "Sono contento che i ragazzi siano venuti subìto a prendersi la responsabilità di quanto successo e credo, nel loro maggiore interesse, sia bene che rimangano anonimi. Già dopo il primo episodio avevo scritto un articolo sul giornalino parrocchiale, cercando di spostare il discorso dai ragazzi alla nostra comunità e all’educazione che diamo loro, e anche questa volta credo sia giusto farci alcune domande, come adulti: quanto ci stanno a cuore i nostri ragazzi? Cosa facciamo per fornire loro delle possibilità di crescita? Come gli trasmettiamo quei valori che sono stati prima di tutto trasmessi a noi?".