160 mila euro, di cui 100 mila in momnete.
Cronaca

Blitz di carabinieri e Fiamme Gialle, fermata un'auto carica di soldi: 160mila euro

Una pattuglia dell'Arma ha fermato la macchina nei dintorni del casello autostradale. A bordo cittadini stranieri che non avevano dichiarato le somme in dogana, sequestrati 70 mila euro. Centomila euro erano in monete

Il denaro sequestrato da Carabinieri e Finanza a Guardamiglio

Lodi, 13 febbraio 2015 - Un'auto davvero carica di soldi: 160 mila euro, di cui 100 mila in monete. Dopo la segnalazione di un cittadino, una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Codogno è intervenuta nei dintorni del casello autostradale di Guardamiglio per controllare alcune autovetture sospette. I militari dell’Arma hanno sottoposto a controlli di polizia tutti gli occupanti, cittadini di origine tedesca, rumena e sammarinese, ed hanno scoperto su una delle autovetture, con targa tedesca, il sorprendente quantitativo di banconote e monete.

E’ stato, quindi, richiesto l’intervento del personale della Tenenza della Guardia di Finanza di Casalpusterlengo, che ha proceduto ai controlli valutari di competenza. E’ stata dapprima conteggiata la somma rinvenuta, operazione non immediata, visto che oltre 100.000 euro erano in monete, anche di piccolo taglio, aventi pieno corso legale.  La maggior parte della somma è risultata nella disponibilità di un cittadino tedesco che, pur avendo dichiarato di essere giunto in Italia da altro paese europeo con al seguito il denaro rinvenuto, non è stato in grado di fornire la prevista dichiarazione transfrontaliera di valuta. La dichiarazione valutaria, da presentare presso la Dogana di confine, è obbligatoria per  chiunque entri o esca dal territorio nazionale con denaro contante e titoli di importo pari o superiore a 10.000 euro.

I finanzieri hanno perciò sottoposto a sequestro nei confronti del soggetto tedesco, banconote e monete in contanti per circa 70 mila euro, corrispondenti al 50% della somma trovata nella sua disponibilità, a garanzia della sanzione amministrativa prevista, che va dal 30% al 50% della somma illecitamente importata. Un’altra sanzione è stata comminata ad una cittadina rumena, per il possesso di una più contenuta somma oltre i limiti consentiti, con facoltà di estinguere la violazione mediante oblazione. I proventi contestati e sequestrati confluiranno nel cosiddetto “F.U.G. - Fondo Unico Giustizia”. Sono tuttora in corso indagini finalizzate ad approfondire ulteriormente l’intera vicenda.