Festa per i bimbi a numero chiuso. È polemica: "Non si può fare così"

Polemica a Massalengo per la "Caccia alle Uova" gestita dall'associazione Mamme Spritz con limite di 70 iscrizioni. Critiche per esclusione di bambini, ma l'associazione difende scelta per garantire sicurezza e inclusività. Altre date in programma.

A Massalengo è polemica per l’organizzazione della “Caccia alle Uova“ del 16 marzo. L’evento per i più piccoli viene quest’anno gestito dall’associazione Mamme Spritz, nel Bosco Urbano Chiesuolo. A far scattare la lamentela è stata la decisione dell’associazione di bloccare a 70 il numero delle iscrizioni possibili, "il post è stato pubblicato il 28 febbraio e già il 29 i posti erano esauriti, molti bambini sono rimasti esclusi – dice Ciro Vortice, consigliere comunale di minoranza nonché papà –. Tra scuola primaria e d’infanzia ci saranno 300 bambini a Massalengo, quasi il 70% rimane escluso. Poi c’è poca trasparenza, non c’è una lista di prenotazioni da vedere". Federica Premoli, componente di Mamme Spritz e consigliere anche lei, ma della maggioranza, replica: "Siamo un’associazione nata da poco, l’evento sarà gratuito e tutto finanziato da noi. L’anno scorso era organizzato dall’associazione Giovani Promesse e dalla Pro Loco, che avevano più risorse. Abbiamo deciso di mettere il limite per garantire sicurezza e fare in modo che l’evento riesca con abbastanza uova. Non c’è stata nessuna selezione dei bambini, noi siamo del tutto inclusive. Organizzeremo altre date". L.P.