MARIO BORRA
Cronaca

Discarica, lavori eterni: "Tutto pronto a settembre"

Codogno, l’ampliamento avviato due anni fa doveva durare sei mesi. Con 498mila euro la superficie passerà da 1.500 metri quadrati a 3.400.

L’ingresso della piazzola ecologica di Codogno che si trova in via della Fornace

L’ingresso della piazzola ecologica di Codogno che si trova in via della Fornace

Doveva durare sei mesi e invece il cantiere di riqualificazione e allargamento della piazzola ecologica di via della Fornace è ancora aperto a circa due anni dall’avvio (la determina di aggiudicazione è datata 28 giugno del 2023). E le continue promesse relativamente al termine dei lavori vengono di fatto disattese: alcuni mesi fa la conclusione era stata fissata ad aprile scorso, ma della nuova piazzola nemmeno l’ombra. In questi giorni è arrivato l’ennesimo aggiornamento. "L’inaugurazione sarà verso il prossimo mese di settembre - ha ribadito l’attuale presidente di Asm, Andrea Negri il quale a fine giugno passerà la mano -. Sarà compito dei nuovi vertici della multiservizi occuparsi delle fasi finali e del taglio del nastro". Ecco dunque che non c’è ancora una data precisa per l’ultimazione delle opere che devono comprendere anche il lotto riguardante l’allargamento. Il cantiere dovrà infatti spostarsi all’interno dell’attuale piazzola che deve essere ristrutturata. E dire che della necessità di spazi nuovi rinnovati e moderni se ne era parlato già nel lontano 2017 quando, nel presentare il piano economico finanziario per l’anno successivo, l’allora presidente di Asm Gianmario Molinari ribadì che la volontà dell’ex municipalizzata era quella di realizzare una nuova isola ecologica su un’area di 5mila metri quadrati di proprietà aziendale all’interno dell’attuale centro operativo di servizi di igiene ambientale in via Papa Giovanni XXIII. Un progetto alternativo che avrebbe portato alla dismissione dell’attuale piazzola di via della Fornace. Ed invece quel documento finì nel cassetto e Molinari fu sostituito ai vertici della presidenza. Le linee progettuali cambiarono e l’argomento fu di nuovo messo tra le priorità amministrative nel 2020 quando si decise che sarebbe stato più opportuno mettere le mani sull’attuale impianto piuttosto che costruirne uno nuovo. L’idea cominciò dunque a prendere corpo e, con 498mila euro, si è deciso quindi di raddoppiare l’attuale struttura facendola passare dai 1.500 metri quadrati attuali ai futuri 3.400 metri quadrati di cui tremila pavimentati e coperti. L’isola ecologica, al termine dei lavori, sarà nuova e moderna e l’accesso sarà solo tramite la tessera sanitaria dopo aver accertato che l’utente abbia pagato regolarmente la tassa della Tari. In caso contrario, la sbarra all’ingresso rimarrà chiusa.