PAOLA ROBERTA ARENSI
Cronaca

Incendio alla Ecowatt, il Comitato congiunto bipartisan dice no all’ampliamento del termovalorizzatore

Castiraga Vidardo, protesta davanti all’impianto che vuole espandersi

I partiti del Lodigiano si sono uniti per dire no all'ampliamento dell'impianto

I partiti del Lodigiano si sono uniti per dire no all'ampliamento dell'impianto

I partiti politici del Lodigiano si uniscono per lanciare un appello deciso e unanime ad Ecowatt: “Fermatevi”. La protesta viene ribadita, a chiare lettere, con uno scatto, immortalato davanti all’azienda, con tanto di striscione, che dice “no” alla richiesta per l’ampliamento del termovalorizzatore di nuova generazione, dell’azienda Ecowatt di Castiraga Vidardo, arrivata alla Provincia di Lodi. Ecowatt ha in progetto di espandere il proprio impianto di trattamento rifiuti, portandolo a 50 metri di altezza per 200 metri di larghezza. Ma per i partiti: ”Questo ampliamento, previsto nel pieno centro del paese di Castiraga Vidardo, è una minaccia per l’equilibrio e la sicurezza dell’intera area- insistono Mauro Salvalaglio, segretario provinciale Forza Italia, Francesco Filipazzi, segretario provinciale Fratelli d'Italia, Luca Degano, coordinatore M5S, Claudio Bariselli, segretario provinciale Lega, Alessandro Pezzini, presidente provinciale Italia Viva, Nicoletta Serra, coordinatrice provinciale di Azione, Andrea Ferrari, segretario provinciale Partito Democratico-.Il rischio per la popolazione residente, non solo a Castiraga Vidardo, ma in tutto il Lodigiano e nel vicino territorio Pavese, è davvero enorme”.

Lo stesso Wwf è sceso in piazza a Sant’Angelo Lodigiano il 2 giugno 2024 per promuovere la raccolta firme in corso contro il progetto, ricordando: “L'impianto esistente brucia 35 mila tonnellate di rifiuti all'anno, meno di una ventina di rifiuti diversi, rifiuti urbani e biomasse, con frequenti odori notturni e diurni, rumore, fumi e occasionalmente anche polveri. L'impianto nuovo brucerà 150 mila tonnellate, di quasi duecento diversi tipi di rifiuti industriali e pericolosi, tra cui fanghi di ogni tipo, solventi, rifiuti dal riciclo di oli esausti, rifiuti ospedalieri (che risaputamente comprendono anche rischio biologico e radioattivo), medicinali citotossici, ceneri pericolose da altri trattamenti industriali, pesticidi e materiali pericolosi da bonifica di terreni, acidi pericolosi di ogni tipo, veramente tutto ciò che nessuno vuole e che il nostro territorio nemmeno produce!”. Nonostante l’azienda assicuri massima apertura al dialogo, con le istituzioni e le comunità e l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, i lodigiani si dicono quindi ancora preoccupati. E la preoccupazione è cresciuta nei giorni scorsi quando, proprio nell’area di Ecowatt, c’è stato un incendio circoscritto, le cui cause sono sconosciute, che ha interessato del cippato. E’ stato segnalato all’una di notte del 31 maggio 2024 a Castiraga Vidardo, nello stabilimento di via Cartiera ma, per fortuna, grazie al pronto intervento, la combustione è rimasta in un’area confinata, senza danni a cose e persone. Erano intervenute tre squadre dei vigili del fuoco. Ma il Comitato trasversale delle istituzioni attacca: "L’incendio ha messo in evidenza rischi inaccettabili per la sicurezza e l'ambiente, solleva interrogativi urgenti e gravi- e ancora- Non si conoscono i danni ambientali e il livello di inquinamento dell’aria causati. Ma come si potrebbe gestire un incendio di proporzioni ancora maggiori?”. E la richiesta:” Tutti noi chiediamo a Ecowatt di spiegare pubblicamente cosa è successo e quali misure di sicurezza sono state adottate. È necessario conoscere i dati sull’analisi dell’aria, per valutare pienamente l’impatto ambientale durante l’accaduto”.