PAOLA ARENSI
Cronaca

Caso Manara, dalla campagna elettorale al veleno all’odio dei cittadini: il peso di essere sindaco

Il collega di Massalengo: “Dai cittadini rancori che affosserebbe un bisonte”. L’Anci: non sottovalutate le fatiche dei primi cittadini tra pandemia e crisi

Il sindaco Claudio Manara

Il sindaco Claudio Manara

Corte Palasio – Resta aperto ma senza iscritti nel registro degli indagati il fascicolo della Procura di Lodi per fare chiarezza sulla morte del sindaco Claudio Manara.

Il primo cittadino mercoledì sera è stato trovato senza vita lungo le scale del municipio, dove lavorava spesso fino a tardi, dalla moglie con uno dei due figli e alcuni colleghi dell’Amministrazione comunale. Al momento non è emerso alcun biglietto che possa spiegare cosa potrebbe aver indotto Manara a togliersi la vita.

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Le domande restano tante, soprattutto tra familiari e amici che chiedono giustizia, convinti che sia stata la campagna elettorale al veleno a far sprofondare Manara, 67 anni, nello sconforto. Gli erano stati infatti contestati i debiti che attanagliano il Comune, che lui diceva di aver in gran parte “ereditato“. E proprio martedì il sindaco si era sfogato sui social dopo aver subito fischi e attacchi dai sostenitori della lista avversaria di Nancy Capezzera, candidata alle Amministrative in gara con Manara. Saranno gli inquirenti a chiarire se ci siano state responsabilità.

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Nel frattempo i colleghi amministratori del territorio come l’Associazione Nazionale Comuni italiani ricordano le "fatiche dei sindaci di questi tempi, prima con la pandemia e ora con la crisi".

Il primo cittadino di Massalengo Severino Serafini lancia un monito ai politici e all’intera comunità, soprattutto in vista del voto: "Ciao Claudio, la tua tragedia mi lascia sgomento e non può non farmi riflettere – esordisce – Invito tutti i cittadini a ricordarsi che, prima che amministratori, siamo persone, padri e madri, mariti e mogli con emozioni e sentimenti. Ci investite di ogni problema, a ogni ora del giorno e della notte, talvolta senza cognizione di causa. A volte basta una risposta negativa o una soluzione non trovata perché ci vomitiate addosso livore e ingiuria che, perpetrate nel tempo, affosserebbero anche un bisonte".

Intanto il prefetto Enrico Roccatagliata, d’intesa con il presidente della Corte d’Appello di Milano Giuseppe Ondei, ha rinviato al 28 e 29 luglio i comizi per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale. Tutte le liste e le candidature a sindaco e consigliere dovranno essere presentate alla segreteria del Comune il 28 giugno dalle 8 alle 20 e il 29 dalle 8 a mezzogiorno.