
I carabinieri in azione, le indagini sono in corso
Lodi, 29 giugno 2025 – Indagini dei carabinieri sono in corso riguardo la morte di Mohamed Kaoukeb Raji, il 21enne ucciso con una fucilata al petto e trovato in un campo adiacente la A1 che segna il confine tra Villanova del Sillaro e Pieve Fissiraga nel Lodigiano, a poca distanza da una zona nota per episodi di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il giallo della telefonata
Le ricerche del giovane erano partite perché la madre, in Marocco, aveva ricevuto la chiamata da un amico che sosteneva che probabilmente era accaduto qualcosa al 21enne; la donna, preoccupata perché da qualche giorno non parlava con il figlio, ha attivato dei parenti che si trovano ad Avezzano, in Abruzzo, e che sono partiti per il Lodigiano e hanno presentato denuncia.
La scoperta del corpo
Sono così iniziate le ricerche da parte dei carabinieri. E ieri, sabato 28 giugno, verso le 17.30, il corpo del 21enne è stato trovato in un campo di mais lungo la provinciale 188 tra Pieve Fissiraga e Villanova, in località Cascina Mongiardino, anche a seguito della segnalazione di un agricoltore della zona. Sul luogo del delitto sono intervenuti i carabinieri, il medico legale e, in tarda serata, anche il sostituto procuratore di Lodi, Martina Parisi.
Il corpo del giovane era parzialmente nascosto tra la vegetazione, in una zona isolata ma non lontana dalla strada. Dai primissimi accertamenti sarebbe stato colpito al torace con un colpo d'arma da fuoco e la morte potrebbe risalire alla notte tra giovedì e venerdì. Sarà però l’autopsia a stabilire con precisione l’orario del decesso e, soprattutto, le cause.
La vittima
Mohamed Kaoukeb Raji era di origine marocchina e aveva 21 anni. Era senza fissa dimora e in passato è stato domiciliato tra Novara e Varese. Aveva precedenti per stupefacenti e i campi nella zona dove è stato trovato il cadavere sono noti per fenomeni di spaccio di droga, spiegano le forze dell'ordine. Pare che il giovane girasse in zona con un amico, che potrebbe essere l’uomo che ha telefonato alla madre del 21enne.
Le indagini
Ieri pomeriggio e fino al buio, gli uomini della scientifica sono stati impegnati a fare i necessari rilievi che continuano anche oggi. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo, senza escludere alcuna pista: da un omicidio maturato per questioni personali, fino all’ipotesi di un regolamento di conti legato al mondo dello spaccio di droga. Restano da chiarire le ultime ore del 21enne, cosa lo abbia portato in Lombardia nei giorni precedenti alla morte, e chi fosse la persona che lo accompagnava.
In mattinata, nella caserma provinciale dei carabinieri di Lodi, tre persone sono state sentite come informate sui fatti, in relazione all'omicidio. Si tratta di un amico e dei parenti arrivati ieri dall’Abruzzo.
“Allarme spaccio nei campi”
“Sono anni che, in questi campi dove è stato trovato il 21enne morto ammazzato quindi tra Pieve Fissiraga, Villanova del Sillaro e Massalengo, registriamo, a tratti anche pesante, il fenomeno dello spaccio di stupefacenti. E ora ci ritroviamo anche il morto”, ha detto il sindaco di Pieve Fissiraga Domenico Pedote, che, contro lo spaccio, ha dotato la sua polizia locale, che ha ritrovato il cadavere, anche di un drone.
Di situazione pesante parla anche l'agricoltore, proprietario del campo in cui è stato ritrovato il cadavere. “Non sappiamo più come fare - dice chiedendo di restare anonimo -: mancava solo il morto dopo aver trovato nei nostri campi, per anni, spacciatori ma anche monopattini, teloni e biciclette che spesso hanno anche rovinato i nostri costosissimi mezzi agricoli nei periodi del taglio del raccolto. Prima o poi doveva accadere la tragedia. Noi abbiamo sempre segnalato”.