Compensazioni a Sordio per la centrale di Tavazzano, a un anno dalla convenzione l’opposizione chiede al sindaco "a che punto siamo?". Il Comune fa sapere: "In attesa dei fondi, gli enti interessati stanno approntando progetti per utilizzarli a vantaggio delle comunità". E’ Saverio Contini, capogruppo di “Vivere Sordio“, a chiedere a che punto sono gli interventi di compensazione legati al potenziamento della centrale termoelettrica di Tavazzano. "A poco meno di un anno dalla firma della convenzione tra la società EP che gestisce l’impianto, Regione Lombardia e i comuni coinvolti, tra cui Sordio, come gruppo consiliare “Vivere Sordio“ chiediamo al sindaco e all’amministrazione comunale un chiarimento sui tempi e le modalità di realizzazione delle iniziative di mitigazione ambientale riconosciute al territorio per un valore complessivo di oltre 14 milioni di euro" dice. "La maggiore efficienza energetica e l’uso di moderne tecnologie per aumentare la produzione devono sempre andare di pari passo con il rispetto per l’ambiente, in questo senso giudichiamo molto positivi gli accordi presi dalle autorità preposte sull’ampiamento della Centrale di Tavazzano – aggiunge il consigliere –. Accordi che i nostri concittadini meritano di conoscere in modo dettagliato, venendo informati sulle azioni da intraprendere e sulle loro scadenze. Il tema è cruciale per il benessere e la qualità di vita dei sordiesi e di chi abita nelle zone su cui la presenza della centrale ha impatto".
"Noi stiamo aspettando l’evoluzione della situazione – replica il sindaco –. Erano state concordate quote della legge Marzano che devono essere versate ai Comuni, tra cui il nostro. Il primo anno, a fine 2023, è prevista una quota per interventi di mitigazione del territorio, con quota parte maggiore alla Provincia. Ci sarà quindi presto un progetto collettivo approvato dai Comuni e che sarà realizzato nel primo periodo post ricezione dei fondi. C’è un discorso di realizzazione di qualcosa che sia utile per i Comuni, dalla mitigazione ambientale alla realizzazione di collegamenti ciclopedonali. E’ in fase di studio una progettualità collettiva, che poi sarà resa nota nel dettaglio". Dal secondo anno della convenzione, invece, "a tutti i Comuni arriverà una quota per altri sei anni. Fondi che saranno utilizzati sul territorio. La quota parte dei singoli comuni se la gestiranno gli enti stessi e sarà utilizzata per migliorare il paese dal punto di vista delle infrastrutture" conclude.