PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Colti di sorpresa dalla storia. Le prime risaie? A Pandino

La teoria del ricercatore Dossena: avviate da Borso d’Este nelle paludi del Moso prima che in Piemonte

Colti di sorpresa dalla storia. Le prime risaie? A Pandino

Colti di sorpresa dalla storia. Le prime risaie? A Pandino

"Il riso? È spuntato per la prima volta a Crema". Lo dice Luigi Dossena, grande appassionato di storia che nelle sue ricerche è riuscito a stabilire il percorso che questo cereale ha fatto dalla Cina fino alle porte di Crema, esattamente nel Moso. La coltura del riso, che oggi vede la sua terra d’elezione in Piemonte, ha visto le prime piantine spuntare nel Cremasco, tra Pandino e Crema, nella palude del Moso, scelta dai frati per provare a piantare questo cereale per verificare se fosse commestibile. E proprio da questi esperimenti in poco tempo, visto che il cereale era commestibile, la coltura si diffuse in tutto il nord Italia, con luogo d’elezione il basso Piemonte.

Ma come è arrivato il riso da queste parti? "Si deve sapere – sostiene Dossena – che Borso d’Este arrivò in soccorso dei duchi di Milano nelle guerre di conquista e difesa del capoluogo. Il duca Filippo Maria Visconti, dopo le battaglie, nel 1441, avrebbe dovuto pagare a Borso d’Este un oneroso onorario e per questo motivo si accordò con il cavaliere barattando il denaro con la città e il territorio di Crema".

E qui si trova l’anello di congiunzione: "Il riso era arrivato in Italia nel XIV secolo, precisamente in Sicilia, portato da viaggiatori che erano stati in Cina. Poca la fortuna da quelle parti di questo cereale, che in breve trasmigrò a Napoli – spiega Dossena –. Da lì, con un carro sul quale vennero sistemati dodici sacchi di sementi di riso, grazie al generale Ugo sanseverino, padre di Giovanna e Ippolita Sanseverino, arrivò a monaci scienziati ferraresi che provarono a coltivare in piccoli spazi il cereale. Borso d’Este, alla corte dei Ludovico il Moro, prese questi dodici sacchi di sementi e li portò a Milano e quando il duca gli concesse Crema, arrivando nel Cremasco vide le paludi del Moso e decise che quella era la terra adatta per piantare il riso, che aveva bisogno di molta acqua. Così i dodici sacchi di sementi vennero piantati nelle prime risaie mai viste nel nord Italia e in breve ebbero successo. Da qui poi il cereale si spostò in Piemonte. La prima risaia conosciuta, quella del Moso, data 1475". L’unico inconveniente erano le zanzare che portavano la malaria, ma i frati decisero che il riso era più importante della malattia.