PAOLA ROBERTA ARENSI
Cronaca

Codogno, maxi-rissa e disordini: sospesa licenza a un locale del centro storico

Chiusura di 7 giorni disposta dalla Questura, scattano i sigilli all’attività

Le forze dell'ordine appongono i sigilli al locale

Le forze dell'ordine appongono i sigilli al locale

Codogno (Lodi), 21 settembre 2023 – Dopo la rissa scatta la sospensione di un’attività di ristorazione per sette giorni. E’ il provvedimento, richiesto dai carabinieri della compagnia di Codogno e accordato dalla Questura, che oggi 21 settembre ha colpito un locale di Codogno e durerà 7 giorni.

Soltanto trascorsa l’intera settimana, quindi, il bar potrà riaprire. I problemi sono nati dopo l’intervento dei militari delle 5 del mattino di domenica 10 settembre. E’ stata segnalata e placata una rissa in centro storico, tra via Cavour e via Vittorio Emanuele, tra gruppi di adolescenti venuti alle mani. Con un ragazzo ferito di 23 anni accompagnato in ospedale dal soccorso sanitario. Alcuni ragazzi, nel frattempo, si sono dileguati, ma i militari hanno proceduto con la ricostruzione dei fatti e le identificazioni del caso. Erano presenti circa una ventina di ragazzi che, in parte, per motivi sconosciuti, si sono presi a calci, pugni, hanno lanciato le sedie presenti del locale.

Dopo il fatto, i militari hanno proposto la sospensione temporanea dell’attività di ristorazione interessata che, da ieri, colpisce quindi l’esercizio del centro cittadino, “nei pressi del quale sono stati accertati, in più circostanze, disordini e condotte moleste da parte degli avventori” spiegano gli inquirenti. Il Questore, valutata la proposta, ha ordinato la sospensione dell’attività per sette giorni. La misura di sicurezza è stata disposta in applicazione dell’articolo 100 del TULPS (Testo unico di pubblica sicurezza), che riconosce ai Questori la facoltà di sospendere le licenze di un esercizio pubblico nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose. O che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata.

“L’operazione evidenzia l’attenzione delle forze dell’ordine per qualsivoglia turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica, confermando, ancora una volta, la perfetta sinergia tra le varie istituzioni del territorio” dichiarano le forze dell’ordine in un comunicato congiunto.