PAOLA ARENSI
Cronaca

Codogno, chiude la comunità educativa per minori di Asp Basso Lodigiano

Per le difficoltà gestionali e di reperimento di personale che lavori con stabilità ai progetti, la direzione cambia rotta e pensa di avviare appartamenti protetti per anziani parzialmente autosufficienti

Il direttore di Asp Basso Lodigiano Enrico Dusio (foto archivio)

Il direttore di Asp Basso Lodigiano Enrico Dusio (foto archivio)

Codogno (Lodi), 31 luglio 2025 – L’Azienda servizi alla persona Basso Lodigiano ha deliberato la chiusura della comunità educativa per minori “La strada dei colori” di Codogno, pensata nel 2020 e attiva dal 2021, presso la sede dell’ente a Codogno.

Oggi il servizio ospita 10 ragazzi tra i 14 e i 17 anni, alcuni dei quali studiano, altri si danno da fare grazie a borse lavoro etc. Sono quasi tutti extracomunitari non accompagnati.

La decisione della serrata è stata ufficializzata con un atto del Consiglio di indirizzo, approvato all’unanimità e punta a riorientare le risorse verso un progetto per la creazione di una nuova Unità d’Offerta (UDO) di appartamenti protetti per anziani. L’ente ha motivato la scelta con una serie di criticità e mutati bisogni del territorio, ma l’opposizione cittadina protesta “ancora cambiamenti per ragazzi fragili”.

“Il Comune di Lodi, che aveva delegato ad Asp la gestione della comunità educativa, non ha rinnovato l’accordo dal 1° gennaio 2023- spiega il direttore Enrico Dusio- Poi ci siamo orientati su Piacenza, ma arrivavano pochi casi. A ciò si aggiungono le difficoltà nel reperire educatori professionali qualificati, soprattutto per un servizio che richiede elevata specializzazione e continuità nei progetti. Non meno rilevante, secondo quanto riportato nel provvedimento, è il fatto che si siano verificati episodi molto gravi, che hanno coinvolto alcuni minori ospiti, come l’accoltellamento, in città, dove loro possono uscire e sono difficili da controllare, di un nostro residente. E’ stato colpito al collo da esterni, anche se per fortuna non finito in tragedia” ricorda.

“La collocazione della comunità in un’area periferica di Codogno ha creato ulteriori problemi, rendendo difficile l’integrazione dei ragazzi, molti dei quali provenienti dal capoluogo. E infatti già da due anni stiamo valutando eventuali spostamenti di questo servizio, possibile in realtà più consone. Anche se qui i ragazzi sono ben seguiti e molti sono riusciti anche a crearsi una vita propria, con abitazione e lavoro, fuori dalla comunità” insiste Dusio. Intanto il Consiglio ha quindi deciso di procedere con la chiusura dell’accreditamento della struttura, a partire dal primo ottobre 2025, in modo da consentire alle équipe dei servizi sociali di predisporre, per tempo, il trasferimento dei minori in altre comunità. I Comuni sono già stati avvertiti”.

“Risponderemo però a un’altra esigenza forte, abbiamo fatto uno studio di fattibilità per la creazione di una nuova unità di appartamenti protetti, per anziani parzialmente autosufficienti, per cui c’è una lunga lista di attesa e abbiamo già due strutture a Castelnuovo Bocca D’Adda e Tavazzano con Villavesco. Manca infatti questo passaggio, tendendo a mettere subito gli anziani in Residenze sanitarie assistenziali che, in molti casi, sono cambiamenti troppo forti e peggiorano subito lo stato psicofisico di chi è ancora parzialmente autonomo”.

Rosanna Montani di Codogno insieme 2.0, all'opposizione cittadina, ha letto il documento all'albo pretorio di Asp e segnalato la questione anche sui social, dove ha commentato: "Le motivazioni sono una dichiarazione di fallimento progettuale, educativo, programmatico. Qualcuno sarà contento di "liberarsi" di questi ospiti "scomodi". Qualcun altro penserà che l'importante è togliersi il problema da Codogno. Io penso all'ennesimo sballottamento di ragazzi difficili e fragili, alla perdita di personale che ci ha creduto, alle responsabilità di chi dirige le aziende educative. Spero che i nuovi servizi che l'Asp fornirà alla popolazione anziana siano qualitativamente elevati, non solo un ennesimo modo per fare quadrare i bilanci".