
Laura Cimbro, 39 anni, ha scelto di vivere nella sterminata Australia
Abita in Australia da dieci anni e per nessun motivo tornerebbe in Italia. È questa la storia della bollatese Lara Cimbro, oggi 39enne e felicemente residente nella terra dei canguri. Laureata in psicologia e dipendente di una azienda di noti gioielli, a 29 anni ha sentito la voglia, la necessità di cambiare modo di vivere.

Lara, cosa ti ha spinto a partire?
"La città non faceva più per me, mi sentivo stretta, quasi soffocare. Amo la natura, i paesaggi gli spazi incontaminati e ho deciso che dovevo cambiare vita. Inizialmente ero orientata alla Spagna, poi un’amica mi disse che fino a 30 anni c’era la possibilità di avere un visto di sei mesi per l’Australia per studio e lavoro”.
E quindi sei partita?
"Non ci ho pensato due volte e sbrigate le pratiche burocratiche ho preso un volo di sola andata per Perth, con l’idea fare un’esperienza di sei mesi. In un giorno ho trovato lavoro come cameriera e una casa in condivisione con degli studenti, in cui poter vivere. Parlavo inglese in modo molto basico ma la voglia, l’entusiasmo di quella nuova vita mi aiutarono molto. Il mio obiettivo era trovare un lavoro per mantenermi e i primi sei mesi li ho trascorsi così. In Australia ci sono molte possibilità per i giovani e una di queste è quella di lavorare in una farm”.
Come è stata questa esperienza?
“Mi sono spostata a Darwin, a 3.000 chilometri da dove ero prima. Ho trovato vitto e alloggio in una fattoria completamente da sola e immersa nella natura, prendendomi cura degli animali, degli orti e respiravo la tanto ricercata aria di libertà. Albe e tramonti indimenticabili, un’esperienza unica. In quei tre mesi, una chitarra e dei libri sono stati i miei fedeli amici”.
Cosa è cambiato in te dopo queste esperienze?
"Sono cresciuta. In Italia la mia adolescenza è stata un po’ “nella bambagia“. In Italia si tende a stare tanto con i genitori o in casa con loro fino all’età adulta. In Australia non è così, i ragazzi escono di casa a 18 anni”.
Poi sei tornata in Italia?
"Dopo un anno, per un mese. Avevo voglia di vedere amici e parenti ma sapevo già di andare a Melbourne, più per curiosità che per scelta. Sei mesi in un ristorante e poi via”.
Destinazione?
"Cairns. Un’amica italiana che vive in Australia mi ha detto che Cairns sarebbe stato il mio luogo ideale. E cosi sono partita e ho iniziato a lavorare in questo ristorante sulla spiaggia. Vita all’aria aperta, tutto l’anno in calzoncini e ciabatte, sport, surf, camminate. Se vedono che sei in gamba, sono le persone a proporti dei lavori e così è stato: dopo il ristorante-pasticceria mi è stato proposto di lavorare in un negozio, in una boutique di abbigliamento per surfisti, costumi e sono diventata manager. Negli ultimi sei mesi, da inizio 2025 ho poi gestito una palestra, sempre a Cairns”.
E ora sei qui in Italia?
“Si ma solo per vacanza. Ho venduto casa, auto e a settembre andrò a Brisbane e cercherò un lavoro. Cairns è stupenda, l’ho amata, l’amo tuttora e ci ho vissuto diversi anni, però mi è cominciata a stare stretta. Ho diverse competenze, quindi probabilmente mi piacerebbe lavorare in una palestra, però c’è questa mia laurea in psicologia che sta lì che mi busta ogni tanto nella porta...”.
Ma non sei mai contenta o cerchi sempre qualcosa di meglio?
"Mi sento molto soddisfatta anche delle piccole cose e molto grata, però ho anche altri obiettivi per la mia vita. Sento di poter fare di più, sento che adesso è il momento di focalizzarmi sulla carriera".
Il tuo viaggio è stato dall’inizio in solitaria, giusto? Anche ora?
"Si. Ho sempre viaggiato e vissuto da sola. Ho i miei amici fissi in Italia, oltre alla mia famiglia e poi persone conosciute in questi anni, di diverse nazionalità. Ho anche convissuto però non è andata. Il mio linguaggio d’amore con cui mi sento amata e dimostro amore in generale, è la parola. Quindi per me è facile essere lontano, la comunicazione per me è una cosa essenziale, non ho bisogno di essere al fianco delle persone a cui voglio bene”.
Quindi ormai e per sempre Australia?
"Penso proprio di si. Qui è un altro vivere, non ci sono problemi di lavoro, di sicurezza o persone che ti aggrediscono per strada. Le persone sono molto attente alle regole. Poi ho la necessità fisica di stare e vivere al sole, al mare".
E in questi dieci anni, hai avuto momenti di sconforto?
«Si, è capitato. Ho avuto un problema al cuore e sono stata operata. Mi ricordo che sono andata in ospedale con la mia auto e tornata da sola. Un altro momento difficile è stato a Cairns. Avevo acquistato casa con tutti i miei risparmi e dopo sei giorni è arrivato un tornado, che non arrivava da 100 anni e ha distrutto tutto. Dopo queste esperienze però mi sono fortificata. Ora so che posso contare su di me e posso affrontare e superare i problemi".