PAOLA ARENSI
Cronaca

Codogno, cardiologia riabilitativa: accolti i primi pazienti

Sono le prime persone disponibili a riabilitarsi a chilometro zero. Evitando così centri specializzati più lontani come Montescano

Codogno, cardiologia riabilitativa

Lodi, 8 gennaio 2020 - La cardiologia riabilitativa di Codogno oggi è realtà, accolti i primi pazienti. Giornata importante per l’ospedale di Codogno. Oggi  8 gennaio 2020 saranno ricoverati nel nuovo reparto di cardiologia riabilitativa i così detti “pazienti zero”, cioè le prime persone disponibili a riabilitarsi a chilometro zero. Evitando così centri specializzati più lontani come Montescano.

La struttura, preannunciata all’avanguardia dagli assessori regionali al Welfare Giulio Gallera e  al Territorio Pietro Foroni di Maleo, ha avuto proprio ieri l’autorizzazione definitiva da parte di Regione. Era stato promesso il 20 dicembre, durante l’inaugurazione, alla presenza del personale medico e del responsabile, primario Egidio Marangoni, del direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Lodi Massimo Lombardo e del sindaco Francesco Passerini, anche presidente della Provincia di Lodi. I nuovi spazi sono stati allestiti nell’ex reparto di maternità di Codogno chiuso di recente. Cinque cyclette sono state posizionate, con un tapis roulant, dove una volta c’era il nido dei neonati, ma oltre alla palestra riabilitativa ci sono anche un lungo corridoio con molte stanze e 14 posti letto già disponibili. Inoltre c’è un salotto con schermo piatto che dà sul giardino esterno, con parete a vetri, si aggiunge una sala pranzo. Tutto per cercare di portare all’autonomia i degenti che, grazie a monitoraggio costante in wireless, potranno quindi muoversi liberamente per il reparto. Quattordici, con l’auspicio di arrivare a 20, i posti letto disponibili a Codogno per questo genere di riabilitazione. E a lavoro ci sono quindi cinque fisioterapisti, un capo sala- reparto, due cardiologi e dieci infermieri, sotto la direzione del primario Marangoni. I pazienti saranno tutti telemetrati con nuove tecnologie : monitorizzazioni continue in wireless che gli consentiranno di  muoversi dal letto e vivere normalmente il reparto.