
Il parroco Iginio Passerini mostra al vescovo Maurizio Malvestiti l’antica pergamena datata 1044 che testimonia come il cult o di San Biagio a Codogno risalga a mille anni fa
Codogno (Lodi), 4 febbraio 2025 – Il no al parco fotovoltaico alla frazione Triulza è risuonato con forza pure davanti all’altare nel giorno in cui si è celebrato il patrono San Biagio, ma sono stati anche altri i temi trattati ieri negli interventi iniziali di saluto prima della messa da parte del parroco don Iginio Passerini e del sindaco Francesco Passerini. La scarsa natalità e la “tiepidezza” nella vita sociale sono state le questioni principali che hanno animato il discorso del sacerdote dopo che il primo cittadino ha di fatto promesso battaglia sul fronte del progetto del parco solare ricordando pure i cinque anni dallo scoppio della pandemia “quando abbiamo saputo rispondere a una delle sfide più difficili che la nostra generazione abbia mai affrontato, dimostrando forza straordinaria, coraggio e solidarietà e diventando simbolo di resilienza e di speranza per il mondo intero”. Poi lo guardo alle sfide presenti e future.

La tutela ambientale
“La transizione ecologica è un percorso che dobbiamo affrontare con determinazione, ma anche con equità e sostenibilità – ha detto il primo cittadino – il nostro impegno deve essere sviluppare politiche equilibrate che guardano il progresso senza sacrificare il nostro ambiente. Oggi siamo chiamati a fare un scelta coraggiosa dicendo no al parco fotovoltaico perché non rispetta l’equilibrio del nostro territorio che è una risorsa da preservare”. Una vera e propria chiamata alle armi che ha ottenuto la sponda del parroco il quale ha poi ribadito che Codogno deve salvare “la sua vocazione agroalimentare senza indebita occupazione del suolo”. Ma don Iginio ha anche “sferzato” la propria comunità.

Parole dall'altare
“A Codogno nel 1748 c’erano 112 preti e diciassette chierici: c’era più fede allora di oggi? In un contesto odierno dove chiesa e comunità sono separati e dove c’è pluralismo religioso, San Biagio sprona a chi si dice seguace di Cristo a testimoniare senza fanatismo la differenza cristiana che è tale quando tiene insieme tutti i contenuti del Vangelo. Adesso scarsa natalità e alta mortalità impressionano”. Poi la funzione è proseguita, officiata dal vescovo di Lodi Maurizio Malvestiti mentre in chiesa fino a oggi è possibile prendere visione della pergamena risalente a mille anni fa che attesta la presenza di un luogo di culto dedicato a San Biagio.

Momenti d’emozione
Prima della cerimonia religiosa, in municipio è stato consegnato l’attestato all’unica dipendente comunale andata in pensione nel 2024: Pierfrancesca Fioretti, in quiescenza dopo 42 anni di lavoro all’ufficio personale. Nel pomeriggio inoltre al teatro della fiera, sono stati premiati gli studenti delle medie e delle superiori più bravi (Vittoria Bartoletti, Lucia Fiazza, Irene Ferrari, Domenico Calonzi delle medie e Anna Fantini, Lavinia Volpato, Lidia Fiazza, Simone Manfredi, Oana Raluca Alaci, Domenico Marafetti, Claudia Ferrari, Alessandro Bonfitto delle superiori). Infine il momento atteso della consegna del Codognese Benemerito nelle mani di Edoardo Goldaniga, 31 anni, giocatore di calcio professionista attualmente in forza al Como.
Il ricordo del padre
Presente anche il suo fan club nato nel 2016 e attivo al bar Novecento. “Giocare a calcio era il mio sogno da bambino anche se non avevo aspettative in grande. Sono partito dal basso giocando all’oratorio e all’inizio ho avuto parecchie delusioni perché mi dicevano che non ero molto alto per fare carriera. La figura fondamentale è stata mio papà - ha detto Goldaniga emozionandosi fino alle lacrime ricordando il genitore scomparso nel 2016 in un incidente stradale –. Non mi emoziono davanti a settantamila persone e avevo pure detto a mia mamma che non lo avrei fatto qui ed invece....Non ho mai mollato e a 16 anni ho iniziato a Pizzighettone dove hanno creduto in me. Il nostro lavoro è il sogno di tutti, ma ogni giorno devi dimostrare qualcosa e devi essere bravo a rimanere in questo ambiente dove regna il business e dove spesso si comprano i giocatori all’estero”.