Centro profughi, altro appello al prefetto

Il sindaco di Casalpusterlengo chiede ancora la chiusura del Cas di via Dragoni

Centro profughi, altro appello al prefetto

Il sindaco di Casalpusterlengo chiede ancora la chiusura del Cas di via Dragoni

Silenzio dalla Prefettura di Lodi dopo la lettera del 12 settembre scorso con la quale il sindaco di Casalpusterlengo Elia Delmiglio chiedeva a gran voce che il centro profughi di via Dragoni, vicino alla stazione ferroviaria, chiudesse i battenti. Problematiche di ordine pubblico e il grave episodio legato alla precedente presenza nella struttura di un mediatore culturale, poi arrestato a Milano con l’accusa di istigazione al terrorismo, avevano portato il primo cittadino a una presa di posizione per certi versi clamorosa. Il prefetto Enrico Roccatagliata non ha mai dato seguito al contenuto della missiva né ha mai risposto ufficialmente al Comune. Nel frattempo anche il vicesindaco Piero Mussida si era mobilitato in tal senso. Dopo un mese e mezzo circa, però, Delmiglio ha ritenuto opportuno risollecitare la massima autorità provinciale, ritenendo che il problema non sia risolto, anzi.

"Da allora nulla è sostanzialmente mutato – ribadisce il sindaco di Casalpusterlengo –. Anzi le questioni già segnalate si sono acuite e sono oggi più pregnanti i presupposti portati a fondamento della richiesta di valutazione in ordine alla compatibilità sociale e territoriale della presenza del centro di accoglienza straordinario". Dunque per Delmiglio sono "rafforzate le conclusioni che dovrebbero portare alla chiusura del Cas".

Mario Borra