
La refurtiva recuperata
Brembio (Lodi), 13 giugno 2023 – Scuola devastata da ladri e vandali, identificati e denunciati quattro giovani. Risponderanno a vario titolo per furto e danneggiamento i quattro ragazzi di 19 anni, residenti nel Lodigiano, rintracciati dalla squadra mobile di Lodi.
L’indagine è partita dopo i fatti del 24 e 25 marzo di quest’anno, quando la scuola primaria e la secondaria di primo grado di Brembio, di viale Europa, erano finite nel mirino dei soliti ignoti. Durante le ore di chiusura, qualcuno era riuscito a entrare e aveva lasciato dietro di sé razzie e danni. Secondo gli inquirenti, i giovani avrebbero rubato materiale informatico, bruciato altro materiale scolastico e inoltre, sfondato una parete in cartongesso, distruggendo le macchinette del caffè.
Un accanimento immotivato nei confronti dell’istituto comprensivo di Brembio, che poi ha dovuto fronteggiare disagi e danni. Sempre secondo l’accusa, gli stessi ragazzi avrebbero tentato di accedere abusivamente una prima volta, senza riuscirvi, il 24 marzo. Successivamente sono tornati in azione e a quel punto sono stati saccheggiati dieci tablet, sette computer e due router. L’irruzione ha costretto a casa 220 alunni, tra primaria e scuole medie, a causa delle condizioni in cui hanno ridotto l’istituto, che si è trovato di fronte a una chiusura obbligata.
La famiglia di uno dei quattro ha trovato parte della refurtiva nella cantina di casa e ha chiamato la polizia. Il 19enne che aveva parte della refurtiva è un ragazzo già noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia. Gli investigatori gli hanno trovato sei pc e cinque tablet. A quel punto, messo alle strette, l’indagato ha confessato le proprie responsabilità. Una volta individuato un altro dei complici, un giovane lodigiano di 19 anni, il muro di omertà è crollato del tutto, consentendo l’identificazione di altri due partecipanti, coetanei residenti nel Lodigiano, che per la polizia avrebbero preso parte al raid. Dalla Questura fanno sapere che alcuni dei giovani si sono pentiti, mentre altri hanno negato ogni responsabilità. Ora però risponderanno tutti delle accuse davanti al giudice.