
Irrigazione nei campi (FotoCastellani)
Lodi, 26 giugno 2019 - Approvvigionamenti idrici abbondanti nel Lodigiano «per gli agricoltori e chi produce energia elettrica sarà un’estate tranquilla». Parola di Ettore Grecchi, presidente del Consorzio Muzza e del Consorzio Adda, che racconta l’impegno attuale degli operatori per garantire approvvigionamento idrico a sufficienza lungo il corso della stagione più calda.
"Dal punto di vista dell’approvvigionamento di acqua oggi non abbiamo problemi, il lago di Como è sui 95 centimetri, quindi abbastanza pieno, anche se con prudenza cerchiamo di incrementarne il livello aumentandolo – spiega –. Stiamo derivando acqua al 100 per cento, con 105 metri cubi di derivazione nel canale Muzza e piena soddisfazione di operatori agricoli e termo elettrici. Inoltre in montagna, sotto forma nevosa, ci sono 400milioni di metri cubi di acqua e questo “tesoretto” ci permette di contare su uno scioglimento successivo che avverrà, verosimilmente, entro la metà del mese di luglio e sarà a sua volta volto utile. Lo zero termico ormai è oltre i 4mila metri per cui questa coltre bianca è destinata a sciogliersi".
Buone notizie anche per i corsi d’acqua del Lodigiano "i fiumi sono mediamente “gonfio”, il Po sui 750 metri cubi di acqua, una via di mezzo tra il minimo e il massimo del periodo e c’è una buona dotazione anche nell’Adda a Lodi che risente ancora oggi della morbida che c’è stata sabato". Le premesse dei mesi invernali non erano state delle migliori ma adesso la situazione si è stabilizzata "la stagione irrigua si è sistemata, contrariamente a quanto si temeva in primavera per la siccità dell’inverno, quando si erano ridotte al minimo le riserve del lago e c’era poca neve. A fine aprile e maggio ha nevicato in montagna e si è risolto tutto, questo benché si trattasse di fenomeni anomali per quella stagione".
Nei campi quindi tutto procede bene. "Siamo nel pieno della prima irrigazione o quasi al termine, con assoluta soddisfazione da parte degli operatori – precisa sempre Grecchi –. Abbiamo ora da irrigare colture seminate in primavera come mais, soia e i risi seminati devono essere inondati. Per le seconde semine, quelle da fine maggio ai primi di giugno, invece, che sono precoci, non si può ancora pensare di irrigare. faremo più avanti e ci sarà comunque acqua per tutti". I due consorzi, comunque, ora lavorano a pieno regime per garantire efficienza idrica ai canali. La situazione è costantemente monitirata. «Al di là delle ordinarie manutenzioni, però, resta il problema delle nutrie che ci fanno franare quotidianamente argini e rincorrere problema costantemente. I danni non si contano più» conclude amareggiato.