PAOLO GIROTTI
Cronaca

Viale Cadorna, il Comune non cambia idea: sarà a due corsie

Legnano, nell’incontro pubblico emerge solo qualche minimo ritocco al progetto: il concetto di base rimane il passaggio da quattro a due corsie

Viale Cadorna a Legnano

Legnano (Milano), 27 febbraio 2016 - Prima la sicurezza, concetto di fronte al quale si inchina anche il codice della strada, e se la dimensione minima della corsia sarà in alcuni punti di 5,3 metri, nessun problema: si potrà pensare di restringere il marciapiede ritornando, in sostanza, alle dimensioni attuali. Sono questi i temi che sono emersi l’altra sera in occasione dell’assemblea pubblica sulla «Questione Cadorna» e sull’ipotesi di trasformazione dell’asse da strada a due corsie per senso di marcia, a direttrice a una sola corsia per direzione. Tutto questo ipotizzando di poter sostenere lo stesso volume di traffico attuale. Nella sala della Croce Rossa collocata sulla stessa via Cadorna, e inaugurata per l’uso pubblico proprio in questa occasione, si sono scontrate le tesi dell’amministrazione comunale e di quanti si oppongono alla soluzione ipotizzata da Palazzo Malinverni.

Al tavolo si sono presentati il sindaco Alberto Centinaio e l’assessore alle Opere pubbliche, Antonino Cusumano, per la parte politica: il dirigente delle Opere Pubbliche Edoardo Zanotta, Damiano Rossi, di Polinomia e il comandante della Polizia locale, Daniele Ruggeri, per quella più tecnica. A dirigere i lavori, con un certo atteggiamento critico nei confronti della proposta, Enzo Tesoro, della consulta l’Oltrsempione. Di fronte a loro una settantina tra residenti, curiosi e oppositori politici: quasi tutti, nella sostanza, contro il progetto. Il governo cittadino ha reiterato i motivi che hanno condotto a questa scelta, ma le perplessità degli oppositori del progetto, anche dopo le continue, piccole «mutazioni» un corso d’opera, restano. L’impressione è che si proceda per interpretazioni e continui correttivi, porgendo il fianco a inevitabili critiche. La possibilità o meno di viaggiare affiancati e sorpassare su una sola corsia, la veridicità delle simulazioni, i possibili disagi derivati dal viaggiare comunque fianco a fianco con spai ridotti, la stessa possibilità che il ricorso che Cerro Maggiore e San Vittore possa essere accettato: tutto passa da interpretazioni. Diventa così difficile - soprattutto per i residenti e per quanti si trovano oggi a impiegare più tempo per entrare o uscire dalla città che per raggiungere le destinazioni fuori Legnano - immaginare che a intervento concluso questi tempi si accorceranno. Ricorso al Tar a parte e per arrivare alla sostanza, non pare che ci sia alcuna intenzione di fermare o abbandonare il progetto.