GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Tavolo sulla sicurezza e la legalità nell’Abbiatense: sotto la lente di sindaci e polizie locali l’allarme baby gang e i vandalismi

Dall’abbandono dei rifiuti ai danni per le casse municipali provocati da danneggiamenti e raid vandalici. Il confronto fra Amministrazioni comunali e un’ammissione: “Denaro sottratto alla collettività e ai servizi sociali”

Il Tavolo sulla sicurezza tra sindaci, assessori e comandanti della polizia locale per studiare misure e strategie

Il Tavolo sulla sicurezza tra sindaci, assessori e comandanti della polizia locale per studiare misure e strategie

Abbiategrasso (Milano), 28 marzo 2025 – L’abbandono dei rifiuti e il fenomeno delle baby gang sono stati i temi trattati nel corso della seconda riunione del tavolo dedicato alla sicurezza a cui hanno partecipato i comandanti delle polizie locali e gli amministratori dei comuni di Abbiategrasso, Albairate, Cisliano, Gaggiano e Vermezzo con Zelo. In merito alle questioni ambientali, e in particolare sul fenomeno dell’abbandono nelle zone limitrofe ai centri abitati di rifiuti, anche non domestici, su proposta del sindaco gaggianese Baj, si cercherà di intensificare i controlli relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia, mettendo l’accento sul fatto che senza le opportune certificazioni diventa complicato per i cittadini ottenere le detrazioni previste. Altro argomento analizzato dal Tavolo è stato quello legato alle baby-gang protagoniste, nei diversi centri, di atti di vandalismo reiterati che risultano avere un forte impatto sulla cittadinanza.

Il conto dei danni

In questo caso, sia il sindaco abbiatense Cesare Nai, sia l’assessore Chiara Bonomi si sono soffermati sulla giovane età degli autori di questi reati (ragazzini dai 13 ai 17 anni), il che da una parte crea difficoltà rispetto alle possibili azioni repressive da poter intraprendere, mentre dall’altra testimonia la necessità di un approccio sociale alla questione. In base anche alle esperienze raccolte è stata quindi individuata come prioritaria la necessità di intervenire a livello familiare, per spiegare con maggior forza quanto questo tipo di comportamenti abbia ricadute sull’intera collettività che – secondo l’esempio riportato da Nai – spende circa 300mila euro all’anno per interventi di ripristino rispetto a attrezzature o arredi danneggiati.

"Soldi che in assenza di questi fenomeni potrebbero essere investiti in attività ludiche e impianti sportivi”, ha sottolineato Nai. Albairate ha parlato della propria esperienza al riguardo delle azioni messe in atto in confronto con le famiglie dei presunti teppisti. “Non sempre però abbiamo trovato famiglie aperte al dialogo e collaborative”, hanno sottolineato.

Il sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai (centrodestra)
Il sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai (centrodestra)

L’agenda e le priorità

Il tavolo sulla sicurezza, nelle intenzioni degli amministratori coinvolti, è destinato a diventare una realtà strutturata che si riunirà con una cadenza periodica: “L’idea è quella di istituire un tavolo aperto – ha spiegato il primo cittadino abbiatense – perché in questa sede si possa di volta in volta affrontare tematiche specifiche che vanno dall’ordine pubblico, alle baby gang, alla piaga dello spaccio fino alle norme sulla trasparenza amministrativa, invitando le figure professionali preposte a discutere, volta per volta, di una determinata situazione. Alla prossima riunione, ad esempio, sarebbe indicato avere la presenza dei vertici delle singole Polizie Locali e degli assessori di riferimento per capire se esista la possibilità di effettuare servizi coordinati che superino le singole competenze territoriali, specialmente nelle ore serali e durante i fine settimana".

I vigili del fuoco di Abbiategrasso
I vigili del fuoco di Abbiategrasso

Capodanno di fuoco ad Abbiategrasso

A Capodanno ad Abbiategrasso c’era stata una notte di fuoco del tutto simile, pur in dimensioni ridotte, a quel che si era verificato a Milano: i pompieri del distaccamento cittadino erano stati oggetto di una insensata aggressione da parte di un gruppetto di vandali, poco prima dello scoccare della mezzanotte al quartiere Folletta, che avevano lanciato verso i volontari e i loro mezzi dei petardi, sparandoli ad altezza d’uomo.