
Continua l’attività investigativa degli agenti della polizia locale di Busto Arsizio per identificare tutti i ragazzi, minorenni, coinvolti nella violenta...
Continua l’attività investigativa degli agenti della polizia locale di Busto Arsizio per identificare tutti i ragazzi, minorenni, coinvolti nella violenta aggressione a un quindicenne, studente dell’Ite Tosi, avvenuta nel pomeriggio di domenica 9 marzo in centro. Il ragazzino, accerchiato da un gruppo di minori, colpito con violenza, era finito a terra, privo di sensi, quindi era stato portato in ospedale a Legnano, in condizioni apparse molto serie, e ricoverato per due giorni; fortunatamente i medici hanno escluso complicazioni. Gli operatori della polizia locale hanno finora identificato e denunciato tre minorenni, tra cui un diciassettenne, già noto per comportamenti violenti, ma le indagini proseguono per identificare tutti i ragazzi del gruppo, importanti per questo le immagini delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza.
Quanto accaduto al quindicenne ha suscitato reazioni riportando l’attenzione sulla sicurezza in città, già al centro di confronti politici dopo i disordini avvenuti nella serata del 10 gennaio, quando decine di giovani, per la maggior parte stranieri, in piazza Garibaldi accerchiarono e insultarono gli agenti della polizia di Stato. Sull’aggressione allo studente è intervenuta Amanda Ferrario, preside dell’Ite Tosi, frequentato dal ragazzino: "I nostri giovani non sono liberi di circolare in una città che è diventata pericolosa e violenta. Io non so che futuro possiamo immaginare, è il momento di fare qualcosa". Alle parole della preside ha replicato il sindaco Emanuele Antonelli (nella foto): "Busto non è una città violenta, certo quanto accaduto, anche se è un episodio isolato, richiede attenzione. Ma i genitori sono i primi educatori".
Ros.For.