SILVIA VIGNATI
Cronaca

"Sfruttiamo due debolezze degli Usa"

LEGNANO (Milano) Non passa giorno in cui non si parli dei dazi imposti al mondo dal presidente degli Stati Uniti,...

LEGNANO (Milano) Non passa giorno in cui non si parli dei dazi imposti al mondo dal presidente degli Stati Uniti,...

LEGNANO (Milano) Non passa giorno in cui non si parli dei dazi imposti al mondo dal presidente degli Stati Uniti,...

LEGNANO (Milano)Non passa giorno in cui non si parli dei dazi imposti al mondo dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Sul tema interviene anche Maurizio Carminati (nella foto), presidente Confindustria Alto Milanese. "L’Europa non ha la forza economica per reggere uno scontro frontale – afferma –, ma ci sono due talloni d’Achille che la Ue non ha sfruttato come leva strategica. In primis, il rame come vulnerabilità industriale, perché è alla base dell’elettrificazione e della AI. Gli Stati Uniti importano metà del loro fabbisogno e hanno solo due fonderie attive. Poi c’è il debito pubblico americano, di cui l’Europa è ancora uno dei principali detentori, e che Trump ha un bisogno disperato di rifinanziare". Quindi, che fare? "Se il mercato cambia, siamo costretti ad adattarci al nuovo contesto – riprende –. La nuova situazione geopolitica, che ha accelerato il passaggio da un mondo economicamente collaborativo a uno antagonista, ci obbliga a non essere attendisti. Le imprese devono scegliere liberamente le loro strategie, che sia un’alleanza con gli Stati Uniti o con la Cina o con tutte e due contemporaneamente, purché investano in innovazione, competenze e branding, per rendere i prodotti italiani sempre più desiderabili e meno vulnerabili alle nuove barriere. Con questo spirito Confindustria Alto Milanese sta avviando una serie di progetti per rafforzare la collaborazione con la Turchia, ponte naturale tra Europa, Asia e Medio Oriente, che offre un accesso facilitato a mercati emergenti. Il 30 settembre si svolgerà un workshop con la presenza di Giorgio Marrapodi, ambasciatore d’Italia in Turchia".

Silvia Vignati