Treno deragliato, i pendolari della Milano-Varese: "Disagi aumentati"

Disagi, ritardi e scarsa comunicazione: queste le lamentele principali dei viaggiatori, che hanno scritto una lettera ai sindaci dei Comuni della tratta

Pendolari

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Legnano (Milano), 3 febbraio 2018 - Una lettera ai sindaci dei Comuni che si trovano sulla tratta ferroviaria Varese-Milano, tragitto quotidiano per migliaia di pendolari ogni giorno alle prese con i disagi di un servizio per il quale da tempo chiedono miglioramenti. Lettere, comunicati, appelli, post sui social network, i problemi restano e la situazione peggiora. Di fronte a questo scenario Raffaele Specchia, rappresentante del Comitato pendolari Gallarate-Milano, molto attivo anche sulla pagina social, ha deciso di scrivere una lettera in cui documenta i disagi incontrati in particolare nell’ultima settimana.

Il documento è indirizzato ai sindaci dei Comuni attraversati dalla linea; una delle più frequentate dai pendolari, studenti e lavoratori. L’auspicio è che i primi cittadini possano dare sostegno alle richieste di chi ogni giorno sale su un treno e chiede un servizio migliore, più puntualità e materiale rotabile rinnovato. Spiega Specchia: «Dopo la strage di Pioltello le difficoltà sono aumentate» e nella lettera ha indicato con chiarezza le diverse situazioni che hanno creato disagio ai pendolari, quindi sottolinea «Le nostre lamentele non sono pretestuose, ma documentate». Ed ecco l’elenco che i sindaci della tratta Varese-Milano hanno sul tavolo. «Lunedì 29 gennaio i treni da e per Garibaldi hanno accusato ritardi tra i 10 e 20 minuti, 7-8 S5 cancellati, di sera il delirio con mancanza di informazioni, martedì 30 gennaio il mattino il treno 23013 termina a Certosa, nessun avviso a bordo, lo stesso treno fermo a Rho per 20 minuti, il passante a Porta Garibaldi bloccato per investimento, il treno 10403 fermo Certosa raccoglie chi deve andare a Milano ma non c’è nessun avviso,il treno 5305 delle 8,42 è bloccato in mezzo alla campagna». I disagi si ripresentano nei giorni successivi, ancora ritardi e scarsa informazione.

Continua la lettera: «Mercoledì 31 gennaio 7,10; il treno 23004 viaggia con 30 minuti di ritardo, di sera ancora ritardi e nessuna informazione, giovedì 1 febbraio in mattinata a Gallarate tabelloni fuori uso, treni in partenza per Varese ma senza indicazione del binario e ritardi fino a 20 minuti». Il rappresentante del Comitato fa rilevare «gli avvisi scarseggiano, l’unico mezzo per avere informazioni è il passaparola tra i pendolari», quindi aggiunge «a queste problematiche si accompagna la mancata attivazione degli ascensori per disabili nelle stazioni di Busto Arsizio, Gazzada, Albizzate, Castronno e Cavaria». Ai sindaci chiede di «sollevare con maggiore fermezza le criticità nei confronti di Rfi (in particolare), di Trenord e Regione Lombardia». La lettera è stata inviata, i sindaci dei Comuni interessati dalla tratta Varese-Milano, percorsa ogni giorno da migliaia di pendolari, hanno di che riflettere sulla situazione di chi per motivi di studio o lavoro deve salire su un treno. La speranza del comitato è che proprio i sindaci pensando ai loro concittadini pendolari possano agire insieme sollecitando quegli interventi necessari per migliorare il servizio.