Rissa fra bande in stazione Ragazzo colpito col taglierino

Calci e pugni fra gruppi di sudamericani e maghrebini, poi spunta l’arma. Due dei protagonisti fermati dai carabinieri, gli altri sono riusciti a scappare.

di Christian Sormani

CANEGRATE

È bastato uno sguardo sbagliato a scatenare una rissa fra due bande di ragazzini. Da una parte maghrebini, ospitati da Casa Elim, una struttura di accoglienza in paese, dall’altra alcuni giovani sudamericani residenti a Canegrate. È successo tutto verso le 1830 quando due bande di ragazzini si sono incrociate per sbaglio nei pressi della stazione ferroviaria di via Volontari della Libertà, all’interno della sala di aspetto. Prima uno sguardo di troppo, poi qualche parola ed è nata una rissa alla quale avrebbero partecipato diverse persone di età compresa fra i 14 e i vent’anni. Una è rimasta ferita, colpita da una taglierino, e il sangue è rimasto ben visibile in tutta la sala di aspetto della stazione. Poi sono volati anche sassi, pugni e calci. Altri due i coetanei feriti, fortunatamente non in maniera grave.

Alcuni dei responsabili della rissa sono scappati in via Merati, la stessa strada del comando di polizia locale. L’allarme è scattato subito e sul posto sono arrivate due auto dei carabinieri di Legnano e Parabiago e due della polizia locale, oltre alla Croce Rossa. Attorno un capannello di gente che ha assistito a una nuova rissa, sedata subito dall’intervento delle forze dell’ordine che hanno messo a terra entrambi i contendenti delle due bande. Una parte dei protagonisti sono i ragazzi della casa-alloggio per “minori stranieri non accompagnati“ gestita dalla cooperativa Intrecci, che ne ospita una dozzina. Due dei responabili sono stati fermati, per uno sono scattate le manette. Saranno le loro testimonianze, assieme ai filmati interni della stazione, a chiarire in ogni dettaglio ciò che è successo. La zona della stazione è nota per essere spesso teatro di violenze ed aggressioni. Specie in orario serale, quando tutta l’area circostante diventa terra di nessuno “scelta“ da sbandati e senza fissa dimora che eleggono i locali dello scalo come giaciglio di fortuna.