Omicidio Carol Maltesi, Fontana chiede il rito abbreviato

L’ex compagno della ragazza seviziata e fatta a pezzi conta su uno sconto di pena. I legali: "Gli va negato"

I Ris dei carabinieri nell’abitazione di via Melzi a Rescaldina lo scorso aprile

I Ris dei carabinieri nell’abitazione di via Melzi a Rescaldina lo scorso aprile

Rescaldina (Milano), 27 settembre 2022 -  Davide Fontana vuole il rito abbreviato. L’impiegato di banca che ha fatto a pezzi la vicina di casa Carol Maltesi, chiede tramite i suoi legali uno sconto di pena e lo fa con una istanza procedurale sulla quale si dovrà esprimere il gup, Piera Bossi. Il 43enne, reo confesso per l’omicidio della giovane Carol, è in carcere da mesi con accuse pesantissime che lo porterebbero senza alcun dubbio verso una condanna all’ergastolo. Il rito abbreviato non è più previsto da alcuni anni per reati che contemplano una condanna così pesante.

Ma gli avvocati dell’omicida, Stefano Paloschi e Giulia Ruggeri, hanno formulato una richiesta precisa al gup per escludere le aggravanti e quindi evitare che si vada in automatico verso la richiesta di ergastolo senza poter contare su uno sconto di pena. nessuna possibilità invece per il patteggiamento, rito completamente escluso dal pm. Rimane da giocare anche la carta dell’incapacità di intendere e volere. Nel caso possa venire confermata l’incapacità tramite perizia del tribunale, si potrebbe spingere lo stesso, anche con le aggravanti, verso il rito abbreviato.

Il tutto sempre tramite escamotage legali, compreso l’aver sollevato la legittimità costituzionale sulla preclusione del rito abbreviato come sancito nel 2019. sempre nel caso di incapacità di intendere e volere, rimarrebbero le accuse di soppressione e occultamento del cadavere, ma nel momento stesso di averla uccisa l’omicidio non sarebbe più da considerare intenzionale. Il tutto verrà discusso in camere di consiglio davanti al gup il 13 ottobre prossimo, mentre la corte d’assise inizierà il processo il 24 ottobre. Gli avvocati della controparte ovviamente non ci stanno e mettono al primo posto le tante aggravanti sull’omicidio della giovane, come premeditazione, sevizie e crudeltà.