Legnano, un rebus chiamato capolinea per Movibus

Per il terminal dei diretti spunta l’ipotesi di piazzale Lotto

Movibus

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Legnano (Milano), 6 gennaio 2019 - La buona notizia è che il progetto andrà in porto come minimo nella primavera del 2020. Quella cattiva, è che i pendolari dell’Alto Milanese dovranno, adesso è certo, dire addio al capolinea centrale di piazza Cadorna. Della telenovela che da due anni a questa parte vede protagonisti i pullman diretti della Movibus, che collegano Legnano, Cerro Maggiore, Nerviano e San Vittore con il capoluogo lombardo, non è ancora stato scritto l’ultimo capitolo, ma i punti fermi ormai sono stati delimitati con dei paletti ben fissati al terreno. E uno di questi è, appunto, l’addio definitivo allo storico terminal meneghino a ridosso del castello Sforzesco e della stazione delle Nord.

Il piano di bacino per il nordovest milanese e varesino, elaborato dall’Agenzia per il trasporto pubblico locale (Tpl) – pur ancora in fase di valutazione da parte dei Comuni della Città Metropolitana interessati, come Legnano, e dalla Regione, alla quale spetta il via libera finale – ha messo nero su bianco la richiesta di Palazzo Marino e Atm: basta pullman extraurbani in centro, fermiamoli ai capolinea periferici del metrò. Si sono adeguati i pendolari che arrivano dal Pavese (fatti scendere a Famagosta), quelli dell’hinterland sudest (San Donato), si adegueranno anche quelli che arrivano dall’asse del Sempione. Questo l’ordine partito da piazza della Scala. Già. Dove “scaricarli” però? Molino Dorino, la prima ipotesi presa in considerazione, è stata subito scartata dai pendolari agguerriti e arrabbiati: infrequentabile la sera ("Ma ce la vedete una ragazza che torna dal lavoro col buio a Molino Dorino?!", una delle obiezioni più gettonate) e tempi di percorrenza allungati (sia per arrivare dall’Autolaghi a Molino Dorino sia per il trasbordo in metropolitana, senza contare le dieci fermate per arrivare a Cadorna) l’hanno fatta subito uscire dalle opzioni possibili.

Ecco allora che la Tpl ha cominciato a prendere in considerazione come possibili alternative Lampugnano o Qt8. Entrambe servite dalla M1. Nemmeno queste due sono però sembrate, a un’analisi approfondita, ottimali. "All’autostazione di Lampugnano non ci sono più posti disponibili, quindi dove posizioneremmo i nostri mezzi?", fanno sapere alla Movibus. Qt8 ha trovato altrettante tiepide accoglienze: c’è poco spazio, l’unico interscambio disponibile è con la metropolitana e, anche qui, alla sera, c’è poco da stare allegri. Fermata dopo fermata della linea rossa, eccoci a Lotto. E, sorpresa, il piazzale sta cominciando a raccogliere consensi: di parcheggi ce ne sono in abbondanza, due linee del metrò e la circolare filoviaria completano l’offerta. Un ritorno al passato in un certo senso, visto che qui fino a fine anni Novanta sostavano i pullman per Magenta. Lampugnano, Qt8, Lotto in gara... Tpl e Comuni avranno un anno per eleggere la “regina del capolinea”. E i pendolari per elaborare il lutto, la perdita del generale Cadorna.