Magenta, liberata in tempo record la villetta occupata: quartiere blindato per allontanare gli abusivi

Si chiude la vicenda della casa occupata dai rom in via del Carso. Alle 7 di ieri rione off-limits per l’intervento di carabinieri, polizia e vigili

A Magenta lo sgombero della villetta occupata con l’intervento degli agenti di polizia

A Magenta lo sgombero della villetta occupata con l’intervento degli agenti di polizia

MAGENTA – Si è conclusa a tempo di record la vicenda della villetta occupata abusivamente da una famiglia in via del Carso a Magenta. Alle 7 di ieri mattina il quartiere è stato blindato dall’intervento di Carabinieri, Polizia locale, Questura di Milano. Uno spiegamento di forze che non si ricorda in una zona considerata tra le più tranquille della città. Soltanto 5 persone erano presenti nella casa, nessun uomo. Non hanno opposto alcuna resistenza e hanno provveduto in autonomia a sgomberare l’edificio dai mobili che sono stati trasferiti altrove. "Un ringraziamento alle forze dell’ordine che hanno lavorato in silenzio per tutti questi mesi - ha commentato il sindaco Luca Del Gobbo - Alla nostra Polizia locale e al comune di Marcallo con Casone con il quale abbiamo collaborato". Proprio da Marcallo, dove venne sgomberata alla fine del mese di agosto dello scorso anno, proveniva la famiglia rom di origine serba. Che, verso la metà di gennaio, si è introdotta nella villetta di Magenta. "Questo risultato non sarebbe mai stato possibile se non ci fosse stato un ufficiale giudiziario competente, diligente e responsabile che ha procurato l’intervento della forza pubblica – ha commentato l’avvocato Antonella Giola che tutela gli interessi della proprietaria – Solo in questo modo era possibile sgomberare gli occupanti abusivi, perché con loro non c’era alcuna possibilità di dialogo o mediazione. E’ una catena di persone che sono dovute intervenire e che ha funzionato". Non sono mancati gli assistenti sociali di Magenta e Marcallo. Ad operazioni ormai concluse è arrivata anche la proprietaria. L’impatto emotivo è stato devastante. Non è possibile fare un inventario, ma parecchi oggetti, cari ricordi di una vita, pare siano spariti. Alcuni vestiti, pellicce, biancheria mancherebbero. Il bagno è stato completamente rifatto. I danni sono elevati e c’è il rischio che non verranno mai recuperati. E questo per le tante incognite che emergono in questi casi. A cominciare dalla difficoltà nel dare risposta ad una semplice domanda. Dove si sono collocati, senza un’abitazione, gli occupanti sgomberati da via del Carso a Magenta?